Pulci di mare, i comportamenti da adottare in caso di puntura: potrebbe capitare anche a te, specie se abiti in una determinata regione della nostra Penisola
Lungo tutto lo Stivale, sono infiniti i km di spiaggia messi a disposizione dei bagnanti. Potrebbe trattarsi di lidi attrezzati, dove le persone, oltre ad approfittare del relax dato dalle acque cristalline, possono anche riposare sotto l’ombrellone, oppure cimentarsi in una partita di beach volley o di tennis; in parallelo, c’è anche chi preferisce un contatto più selvaggio e autentico con la natura, prediligendo spiagge rocciose in cui, prima di aver accesso al mare, occorre farsi strada tra gli scogli.
Da qualunque prospettiva si guardi la situazione, una cosa è certa: il mare, con le sue innumerevoli attrattive e il relax limitato (proprio perché afferente alla mera stagione estiva), mette d’accordo davvero tutti. Questo, tuttavia, non significa che persino la bella stagione non abbia i suoi “contro”.
Uno degli aspetti negativi del bagno al mare, ad esempio, è la possibilità di fare brutti incontri. In Italia, gli animali più temuti dai bagnanti sono proprio le meduse, ree di compromettere i nostri pomeriggi di svago in spiaggia. Eppure, negli ultimi tempi, da una particolare località laziale si è sollevato un allarme di natura differente.
Proprio a Cerveteri, in questi giorni, è stata lanciata l’allerta rispetto alla presenza massiccia delle tanto temute (e odiate) pulci di mare. Di quale particolare specie si tratta? E come, soprattutto, siamo tenuti a comportarci in caso di puntura?
Se ci si reca in spiaggia di frequente, il pericolo rappresentato dalle meduse è più che noto. Di fronte alla loro puntura – che in realtà non è una vera e propria puntura, quanto un veleno che questi animali planctonici rilasciano quando entrano a contatto con corpi estranei -, vi avevamo già illustrato quali fossero i corretti comportamenti da adottare. Eppure, stando alle ultime notizie provenienti da Cerveteri, sembrerebbe che neanche la sabbia stessa sia più un luogo sicuro.
Presso la località laziale, in tempi recenti, è stata infatti segnalata la presenza massiccia di pulci di mare. Questi minuscoli esemplari, in realtà, non sono affatto delle pulci, ma dei crostacei che, per forma e dimensione, si presentano in tutto e per tutto simili ai gamberi. Appartenenti alla famiglia degli Anfipodi, tali animali vivono nascosti sotto la sabbia, oppure nei fondali marini.
Pur non trattandosi di una specie pericolosa, le loro punture possono rivelarsi a dir poco fastidiose e scomode da gestire. Oltre a causare prurito e irritazione, infatti, il morso delle pulci di mare può provocare la comparsa di bolle di colore scuro. Come comportarsi, dunque, nel caso in cui si venga punti da questi crostacei?
In primo luogo, sarebbe bene stendere sempre un telo da mare prima di accomodarsi sulla spiaggia, onde risolvere il problema alla radice. Ma nel caso in cui questi crostacei siano riusciti nell’intento di pungerci, il primo passo da compiere è proprio quello di evitare l’esposizione al sole. Meglio dirigersi immediatamente sotto il getto dell’acqua calda (non acqua salata) e rifuggire i raggi solari, specie se iniziano a comparire le prime bolle.
Successivamente, sarebbe opportuno applicare delle creme lenitive che diano sollievo dal prurito. È preferibile optare per prodotti a base di Aloe o di menta piperita, efficaci nel contrastare il prurito procurato dalle pulci di mare. Solo nel caso in cui i sintomi non vogliano saperne di passare, a quel punto, si renderà necessaria una visita da un esperto (un dermatologo, nella fattispecie).
Le casistiche di pulci di mare manifestatesi a Cerveteri potrebbero lasciar pensare ad una vera e propria invasione di massa. In realtà, la massiccia presenza di questi esemplari lungo il litorale laziale non deve spaventare (e non è neanche relazionabile all’inquinamento delle spiagge, che di anno in anno assume proporzioni sempre maggiori).
Questi crostacei simili ai gamberi, infatti, si riproducono proprio a ridosso della stagione estiva. Ecco svelato il motivo per il quale potrebbe capitarvi (e non di rado) di imbattervi in esemplari simili.
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