Pulcini maschi e anatroccoli femmine vengono sterminati a sole poche ore dalla loro nascita. Una pratica terribile alla quale si dice basta
Si chiede a gran voce uno stop da parte dell’UE. Ad aderire 20 Ong con un appello della coalizione europea. Un atto barbaro e privo di umanità quello al quale sono sottoposti pulcini maschi e anatroccoli femmine. Appena nati vedono già la loro vita venirgli strappata via. Perché? Chi compie tutto questo? L’industria del fois gras e delle uova. Si stimano che siano 40 milioni le anatroccoli femmine e 300 milioni i pulcini maschi sottoposti a questa crudele pratica.
Le modalità sono terribili e due orribili opzioni attendono questi poveri animali: essere uccisi con il gas o triturati. In teoria, sembrerebbe che nel 2026 l’Italia potrà vedere vietato tutto questo ma nell’attesa lo sterminio continua incontrollato e risultando legale.
“Ancora oggi nell’Unione Europea è consentita la pratica di abbattimento sistematico di centinaia di milioni di pulcini maschi nell’industria delle uova e decine di milioni di anatroccoli femmina nell’industria del fois gras attraverso metodi brutali come la triturazione e la gassazione perché considerati uno scarto, un inutile sottoprodotto che non genera profitto“. Queste le parole utilizzate da OIPA per accompagnare un forte video pubblicato sulla loro pagina social.
“Neanche il tempo di affacciarsi alla vita e questi piccoli vengono selezionati sulla base del loro sesso e dell’utilizzo che l’uomo dovrà farsene. Fatti scorrere su nastri trasportatori e buttati vivi senza stordimento nei trituratori o gassati con diossido di carbonio. Una pratica cruenta del tutto non necessaria, in quanto già da tempo esistono metodi alternativi per l’identificazione del sesso dell’embrione (metodo in-ovo sexing) che eviterebbe del tutto l’uccisione di questi animali” continua sempre OIPA descrivendo la crudele e del tutto inumana pratica alla quale sono sottoposti pulcini e anatroccoli.
Per poter dire basta a tutto questo, OIPA con altre ONG europee hanno dato vita ad una coalizione che viene coordinata dall’associazione francese L214. Inoltre informano nel medesimo post che anche i cittadini possono partecipare a quest’iniziativa “collegandosi al sito dedicato e facendo pressione sul Ministro dell’Agricoltura“.
Come punto di partenza è stata inviata una lettera al Consiglio Agricoltura-Pesca dell’Unione Europea con la richiesta di vietare l’abbattimento di questi animali in tutta Europa come già in atto in Germania e in Francia. Una delicata questione che si spera possa avere il giusto risvolto e che una procedura così agghiacciante non sia più compiuta.
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