Pulmbago, alla scoperta del gelsomino azzurro, questa pianta esotica ha un fascino unico e possiede dei fiori splendidi, inoltre è semplice da coltivare.
Il plumbago, noto anche come gelsomino azzurro è una pianta che appartiene a alla stessa famiglia di armeria e ceratostigma. Nel contesto delle piante ornamentali, il gelsomino azzurro si distingue per la sua straordinaria bellezza, inoltre oltre ad essere un piacere per la vista è anche molto semplice da coltivare. Questi due elementi sono un ottimo connubio che rendono la pianta un’ottima scelta. Il plumbago è caratterizzato sia da specie cespugliose, che rampicanti. Caratterizzato dai suoi fiori azzurri, alcune specie presentano peli ghiandolari sui sepali. Questo elemento ricorda i tentacoli delle piante carnivore come la Drosera ed il Drosophyllum.
Pulmbago, caratteristiche
Originario del Sudafrica e amante di un clima tropicale, il plumbago, riesce ad adattarsi anche a diversi climi. La specie più comune è il plumbago auriculata, tra le altre varietà possiamo distinguere, il Plumbago indica, caratterizzato da fiori rossi brillanti, il Plumbago zeylanica, una varietà con fiori bianchi impiegato spesso per medicine tradizionali e infine il Plumbago scandens, una specie rampicante che si distingue per la sua capacità di riuscire a coprire rapidamente aree ampie.
Questa pianta ama il sole, dunque sarà bene posizionarla in un luogo in cui potrà ricevere luce diretta almeno per sei ore al giorno, si adatta bene al clima mediterraneo ed è un’ottima scelta per i giardini nostrani. Resiste alla siccità ma durante l’inverno è consigliato spostare la pianta in un luogo riparato per proteggerla dal freddo.
Plumbago, tutti i consigli per prendersi cura della pianta
Il Plumbago, predilige un terreno drenato e leggermente acido, è consigliato preparare il terreno con del compost. Se decidete di farlo crescere in vaso, utilizzate un mix di torba, sabbia e terriccio universale. Sarà importante che il vaso abbia dei fori di drenaggio, per evitare ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici. Per quanto riguarda l’irrigazione, nonostante resista alla siccità, durante il periodo di crescita è fondamentale irrigarlo regolarmente, soprattutto nelle giornate più calde. Il substrato infatti dovrà essere costantemente umido, tuttavia evitate di esagerare e di creare marciume radicale.
La fioritura in genere è prevista dalla primavera all’autunno, questa specie è caratterizzata da fiori vivaci, che attirano farfalle e altri insetti impollinatori. La potatura è utile per il mantenimento della forma compatta e per sollecitare la fioritura, questo intervento dovrebbe essere effettuato a fine inverno e a inizio della primavera. La moltiplicazione dovrebbe avvenire per talea o semina. Nonostante si tratti di una pianta resistente può anche essere attaccata da parassiti, come afidi e cocciniglie, altri nemici sono la ruggine e l’oidio, si consiglia di trattare la pianta con dei prodotti specifici, disponibili in commercio, nel caso in cui doveste notare infestazioni di qualunque tipo.