Le puntarelle sono un ortaggio tradizionale della cucina romana e non solo. Il periodo primaverile è il momento perfetto per il raccolto: andiamo a scoprire insieme come farlo nel modo corretto.
Le puntarelle sono un ortaggio dalle numerose proprietà benefiche per il nostro organismo. Queste verdure a foglia verde, tipiche dell’Italia centrale e meridionale, sono conosciute per il loro sapore amarognolo e per la loro consistenza croccante. Per quanto riguarda i benefici, in primis questo vegetale è un’ottima fonte di fibre: tale sostanza svolge un ruolo importante per la salute del sistema digestivo, aiutando a regolare il transito intestinale e a prevenire stitichezza.
Inoltre, le puntarelle sono ricche di vitamine e minerali, tra cui vitamina C, vitamina A, vitamine del gruppo B e potassio. Ancora, esse sono povere di calorie e ricche di acqua, fattori che le rendono un alimento ideale per chi cerca di mantenere o perdere peso. Sono infine un’alimento adatto a chi segue una dieta vegetariana o vegana, in quanto non contengono colesterolo né grassi saturi.
Come prima cosa, occorre scegliere il terreno adatto alla coltivazione delle puntarelle: preferibilmente a pH neutro o leggermente acido, con un’ottima capacità di drenaggio. Quando il terreno è stato individuato, si può procedere alla semina. Il metodo principale prevede la formazione di piccoli avvallamenti, nei quali si possono disporre i semi a una distanza di circa 3-4 centimetri l’uno dall’altro.
Una volta effettuata la semina, si deve provvedere alla concimazione regolare del terreno: preferibilmente, utilizzare fertilizzanti naturali e ben dosati, evitando l’uso di elementi chimici che potrebbero essere nocivi per il vegetale in questione. Durante le prime fasi di crescita delle piante, è consigliabile effettuare una cernita periodica, affinché le puntarelle possano svilupparsi in modo armonioso e senza interferenze di nessun tipo.
La raccolta delle puntarelle è un’operazione piuttosto semplice, ma richiede alcune accortezze per ottenere un raccolto di qualità. Innanzitutto, bisogna aspettare che le puntarelle raggiungano la giusta maturazione, ovvero quando le foglie esterne iniziano a diventare bianche e a stringersi attorno alla parte centrale, che è quella più tenera e gustosa.
È importante munirsi di un coltello affilato e tagliare l’alimento alla base, lasciando un pezzo di fusto di almeno 10-15 cm. In questo modo, si evita di danneggiare le radici e si favorisce la crescita di nuove piantine. Le puntarelle raccolte vanno poi pulite con cura: si deve eliminare la parte esterna delle foglie, che può risultare dura e fibrosa, e tagliare le estremità del fusto. A questo punto, le puntarelle sono pronte per essere utilizzate in cucina.
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