Un triste fatto di cronaca causato dalla puntura di una zecca si è verificato in Italia, e più precisamente a Cles, in Trentino
Dramma a Cles, in provincia di Trento, dove un uomo di 73 anni è morto in seguito alla puntura di una zecca. Si sta assistendo, infatti, ad un anomalo picco estivo di questi animali, sopratutto nelle zone boschive fino a 1200 metri di altitudine. Dall’inizio della primavera si registra una presenza di zecche superiore agli scorsi anni con un conseguente aumento del numero di persone che si reca al pronto soccorso per il morso di questo insetto.
Per fortuna la maggior parte di questi accessi non porta a conseguenze serie ma se la zecca è infetta può essere vettore di alcune patologie anche molto gravi. È ciò che è accaduto in Trentino, dove l’uomo ha contratto un’encefalite da zecca fulminante, la Tbe, che lo ha portato purtroppo alla morte.
Encefalite da zecca, di che cosa si tratta
Era in piena salute, Andrea Zanotelli, un uomo di 73 anni deceduto dopo aver contratto l’encefalite da zecca. Non c’è stat purtroppo nulla da fare. L’uomo ha iniziato a mostrare il 19 giugno un anomalo gonfiore alla mano e stanchezza. Recatosi in ospedale è entrato in coma e le sue condizioni sono progressivamente peggiorate nelle successive tre settimane sino a non lasciargli scampo.
Non si tratta purtroppo di un caso isolato, da inizio anno anno in Trentino sono già state segnalate diverse infezioni da Tbe. Questo a causa dell’aumento delle zecche che, complice il caldo anomalo, sono sempre più diffuse e in montagna si trovano a quote sempre maggiori.
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L’encefalite da zecca, o Tbe, è una malattia virale dell’uomo trasmessa dal morso di zecche infette. In una prima fase, si manifesta spesso con sintomi simil-influenzali come stanchezza e febbre. Questi in una fase successiva possono degenerare dando origine a disturbi neurologici come meningiti o encefaliti, letali nel casi più gravi.
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Per proteggersi dal rischio di contrarre le malattie trasmesse dalle zecche l’arma più potente è la prevenzione. E’ necessario innanzitutto conoscere bene le aree a rischio di zecca e proteggersi indossando indumenti lunghi e di colore chiaro, per poterle individuare meglio. Dopo un’escursione o una passeggiata in una zona a rischio, è bene controllare appunto i vestiti e la cute per individuare eventuali punture con anticipo.