Ha qualcosa di strano nell’occhio, quando capiscono quale fosse la causa inorridiscono: le foto sono solamente per stomaci forti
L’avvenimento di cui stiamo per rendervi partecipi non si incontra così di frequente (e per fortuna, verrebbe da aggiungere). Parliamo di quella che avrebbe dovuto essere una banale visita condotta in uno studio oculistico, e che invece si è trasformata in un vero e proprio teatro dell’orrore.
Sì, perché il paziente in questione aveva qualcosa di terrificante letteralmente conficcato nell’occhio. Ma procediamo per gradi e tentiamo di fornire ogni dettaglio rispetto a come si siano svolti i fatti, che hanno letteralmente dell’assurdo. Parliamo di un episodio verificatosi nel giugno 2015 all’interno dello studio dell’oftalmologa peruviana Carolina Marchena.
Durante una visita di routine, un paziente dell’oculista le parlò di un costante fastidio che sprigionava proprio dall’interno del bulbo. Armatasi di tutta la strumentazione del caso, l’oftalmologa non ci ha messo molto a scovare che cosa si nascondesse nell’occhio del giovane sottopostosi alle sue cure. Se vi foste trovati lì, siamo certi che sareste svenuti per il sopraggiungere della nausea. Chi avrebbe mai detto, d’altra parte, che un essere di quelle dimensioni fosse riuscito a penetrare all’interno del suo corpo?
Ha qualcosa di strano nell’occhio: quello che tirano fuori è inquietante e mette i brividi
Capita di frequente di ritrovarci ad avere a che fare con ospiti indesiderati che tentano di aggredire il nostro corpo, o peggio ancora di intrufolarsi all’interno di esso. Eppure, quando ne avvertiamo anche il minimo sentore, di solito riusciamo ad evitare che un evento del genere si verifichi. Questo, perlomeno, è ciò che credeva di esser riuscito a fare il paziente che, nel giugno 2015, si presentò presso lo studio dell’oftalmologa peruviana Carolina Marchena.
Quello che l’esperta individuò all’interno del bulbo oculare del paziente fu qualcosa che avrebbe tolto l’appetito letteralmente a chiunque: una larva di mosca di quasi 3 cm di lunghezza, la quale, stando alle stime dell’oculista, si era insediata nel corpo del giovane da almeno un mese. Come riferito dalla Marchena, il tutto si era verificato in seguito ad una puntura di zanzara, la quale aveva probabilmente depositato delle uova proprio nel bulbo del paziente 17enne.
Una volta individuato l’intruso al microscopio, l’équipe dell’oculista si è adoperata per attirarlo fuori dall’occhio del giovane. Come ci sono riusciti, verrebbe da chiedersi a questo punto? Tramite l’impiego di una fogliolina di basilico (a tal proposito, vi avevamo già illustrato i benefici di questa pianta in termini di lotta a zanzare e mosche). Il basilico, data la sua funzione repellente, venne posto proprio in prossimità dell’occhio del 17enne, fino a che la larva di mosca, per via del forte odore, non fu costretta a “sgusciare” fuori.
Immaginate anche solo l’orrore dei presenti, nel momento in cui hanno visto l’animale fuoriuscire dal bulbo del paziente. Come constatato dalla Marchena, è probabile che il verme si trovasse in quella posizione da almeno un mese. Di certo, la convivenza con l’ospite indesiderato si era rivelata piuttosto silenziosa per il giovane, il quale, pur avvertendo un persistente fastidio all’occhio, non era riuscito a scovarne la causa.
Aveva mal d’orecchio da giorni: dopo la visita emerge la macabra verità
Il caso che si è trovata a dover risolvere l’oculista Carolina Marchena va di pari passo a moltissimi altri episodi di questo genere. Vicissitudini di individui che piombano all’interno di studi medici lamentando i fastidi più stravaganti, e che, al termine della visita, scoprono di star convivendo con degli ospiti che si sono letteralmente insediati all’interno del loro corpo.
Fece parecchio scalpore, a tal proposito, il caso dell’uomo di Pechino che lamentava da molti giorni un forte dolore all’orecchio destro. Dopo essersi affidato alle cure di un medico, l’uomo scoprì la terribile causa di quel fastidio: decine di insetti si erano infilati all’interno del condotto uditivo e vi avevano nidificato.
Fortunatamente, sia per il 17enne peruviano che per il paziente di Pechino, degli esperti sono riusciti ad intervenire prima che il funzionamento di tali organi risultasse compromesso per sempre. Quanto allo stomaco che bisognerebbe avere per far fronte ad interventi del genere, l’unica considerazione che verrebbe da formulare è la seguente: nessuno di noi si sarebbe mai voluto trovare nei panni dell’oculista Carolina Marchena!