Se si ci chiede a quale isolante ricorrere per il cappotto termico è possibile trovare la risposta grazie all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA).
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ENEA, ha dato vita all‘Indice di Sostenibilità Economica e Ambientale grazie a cui si può calcolare l’impatto energetico del cappotto termico a seconda del tipo di edifico. Questa è una novità assoluta che permette di ridurre le emissioni inquinanti dettate dal settore edilizio, tra i più inquinanti in assoluto.
ENEA ha realizzato una sperimentazione eseguita su edifici sparsi in circa una sessantina città italiane. Sulla rivista digitale Sustanaibility sono stati pubblicati i risultati di questo studio da cui emerge come il cappotto termico rappresenti una delle migliori strategie per ridurre la domanda energetica nell’ambito degli interventi edili.
Cappotto termico: cos’è e come funziona
Il cappotto termico non è altro che un insieme di strati isolanti che vengono applicati dentro e fuori agli edifici. Il suo scopo è garantire sia isolamento acustico, sia termico. Applicarlo significa ottenere un grande risparmio energetico riuscendo ad aumentare il benessere nelle abitazioni: in estate si sente più fresco e in inverno si percepisce più calore visto che l’abitazione è più protetta. Proprio per questo una casa dotata del cappotto termico non fa altro che aumentarne il suo valore a livello immobiliare.
Se il cappotto esterno viene usato per strutture di piccole dimensioni, quello interno invece realizzando posando dei pannelli sulle pareti delle abitazioni. Le caratteristiche per un cappotto performante sono uno spessore ottimale, per garantire l’isolamento, lo sfasamento termico, la conducibilità e la traspirabilità.
Cappotto termico: i diversi materiali con cui è creato
Per quanto riguarda il cappotto termico optare per uno creato con materiali naturali è l’ideale, in particolare nelle zone fredde, per contenere le emissioni sopratutto nelle case italiane, di cui molte sono state costruite negli anni Novanta e negli anni Settanta.
Esistono poi i modelli creati con materiali sintetici che hanno il pregio di essere a basso costo, garantendo comunque un buon isolamento e durando nel tempo in particolare se viene eseguito un trattamento protettivo ad hoc.