La maggior parte delle persone è letteralmente terrorizzata dall’idea di trovarsi faccia a faccia con dei serpenti. Chi vive in campagna sa che questa eventualità può accadere: ecco quali tipi di serpenti è più probabile che entrino nei giardini di casa
Chi vive in campagna, possiede un orto o un giardino, o chi ama fare escursioni e pic nic per godersi la bella stagione, sa che può incappare in un confronto tête-à-tête con un serpente. Imparare a riconoscere quali tipologie normalmente entrano nei giardini delle abitazioni può aiutare a capire se si tratta di serpenti innocui oppure se c’è da avere timore.
Trovarsi faccia a faccia con un serpente può essere spaventoso. In Italia gli esemplari pericolosi sono davvero pochi e, oltretutto, è raro che attacchi e morda un essere umano. In ogni caso, ci sono delle caratteristiche che possono essere utili per distinguere un rettile pericoloso da uno “buono”.
Quel che molti ignorano è che non tutti i serpenti sono velenosi. Per di più, quelli che si incontrano in giardino o nel corso di una passeggiata, sono assolutamente innocui. In Italia coesistono con gli umani quindici specie di serpenti, ma solo quattro di esse rappresentano un pericolo per l’uomo. Questo significa che è inutile reagire con cattiveria e aggressività verso animali che non possono far nulla alle persone.
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Tra le specie che possono apparire nei boschi e nelle campagne di tutta Italia c’è il biacco, totalmente innocuo. E’ molto comune e può raggiungere notevoli dimensioni: anche 185 cm. Generalmente è nero e giallo ma è possibile avvistare esemplari del tutto neri, grigi o marroni. Quelli più giovani presentano striature marroni su una base gialla e la testa è nera con macchie bianche o gialle. La particolarità di questa specie di serpente è la velocità. Solo se viene disturbato può mordere, ma essendo sprovvisto di veleno, non comporta nulla.
Tra i sassi nelle campagne e i boschi del centro Italia, si aggira il cervone. Raggiunge facilmente 190 cm di lunghezza. I più giovani sono bianchi con macchie nere, mentre gli adulti sono marroni con quattro strisce nere lungo il corpo. Ha un carattere tranquillo, dunque morde molto raramente e, come il biacco, non è velenoso.
Nelle campagne del sud Italia c’è anche il colubro leopardino: lo si riconosce facilmente perché è bianco con chiazze rosse a macchia di leopardo. La testa, invece, è gialla e nera. Morde solo se viene disturbato ma anche la sua aggressione di rivela essere innocua per l’uomo.
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Altre tipologie di serpenti innocui si trovano per lo più in zone acquose o montane, dunque è molto difficile che appaiano nel giardino della propria abitazione. Al contrario, l’esemplare velenoso e pericoloso per l’uomo è la vipera. A questa categoria appartengono tutte le specie velenose presenti in Italia. Sono piccole, con un corpo tozzo e non slanciato, e il muso è sempre rivolto verso l’alto. Altra caratteristica che aiuta a distinguerle è la pupilla: è verticale ed ellittica, come quella dei gatti. Invece, nei serpenti innocui, le pupille sono rotonde.
In Italia, è possibile distinguere quattro specie di vipera: la vipera comune, la vipera dell’Orsini, il marasso e la vipera dal corno. Sono tutte velenose ma solamente le ultime due risultano essere davvero pericolose: il loro morso, se non viene curato, porta alla morte.
Normalmente abitano le zone aride. Quando si è in procinto di passeggiare in terreni di campagna, boschivi o montani o si vuole fare un pic nic, è più sicuro abbigliarsi in modo da coprire gambe e caviglie e controllare sempre il territorio dove ci si ferma.
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