Alcuni esperimenti empirici hanno acquisito nuovi dati sull’attività cerebrale pre morte. Cosa accade nel cervello subito prima di morire
Tutta la vita degli individui è orientata in azioni per prevenire la paura della morte. E, paradossalmente, gli esseri umani agiscono senza averne reale coscienza. Si chiama istinto di autoconservazione. Se ognuno di noi si rendesse conto di quanto sia ossessionato inconsciamente dal timore della morte, non riuscirebbe più a vivere. E come capita spesso, ciò che l’essere umano cerca di fare per contenere le sue paure, è cercare di conoscere l’inconoscibile, per averne maggiore controllo.
Ed allora, sin dall’inizio dei tempi, l’arte, la scienza, hanno sempre tentato di indagare su cosa accada dopo la morte. Esempio noto a chiunque è la Divina Commedia, in cui si immagina un viaggio nel Paradiso, Purgatorio ed Inferno. Non è l’unico esempio. Gli esperimenti scientifici sono iniziati nell’era del positivismo. Mary Shelley ce lo racconta molto bene nel bellissimo romanzo “Frankeinstein”. E ad oggi, mentre nella vita si pensa ad un’esistenza sempre meno consistente, puro flusso di coscienza, attraverso l’intelligenza artificiale, la morte rimane ancora un mistero.
Ovviamente sono stati fatti diversi studi sull’attività del cervello degli animali, in particolare le cavie, subito prima di morire. Sugli esseri umani registrare la morte è un po’ più complicato. Tuttavia ci sono dei dati. Un gruppo di esperti dell’Università del Michigan ha pubblicato uno studio sulla rivista PNAS. Il fulcro della ricerca è l’attività cerebrale di pazienti in coma un momento prima di morire. Ciò che è stato notato è un aumento molto intenso delle onde gamma, un’attività cerebrale che in quel momento sarebbe superflua. Lo hanno riscontrato in due dei pazienti su quattro, che mentre erano in coma, ed erano ancora attive le rilevazioni, sono deceduti per infarto o emorragia cerebrale.
A quanto pare lo studio vorrebbe trarre la conclusione che questa attività cerebrale rappresenta il momento di coscienza prima della morte. Per essere più chiari, la supposizione degli studiosi è che il corpo viva un’esperienza di coscienza molto intensa nel momento esatto prima di morire. Quindi subito prima che accada, la persona dovrebbe saperlo. Tuttavia non sono dati confermati, solo supposizioni su basi empiriche. La morte rimane ancora oggetto misterioso della vita.
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