La prima curiosità che riguarda la prugna è la differenza con la susina. E poi come coltivarla ed irrigarla. La pianta del prugno deve essere curata
Quando ci si riferisce alla prugna si pensa solitamente al frutto. Che può essere di differenti varietà e colori. Che differiscono in quanto consistenza ed anche grado di dolcezza. La prugna è un frutto molto salubre, che oltre ad apportare una buona quota di vitamine, facilita il transito intestinale in maniera naturale, senza necessità di medicinali. Tuttavia esiste un primo luogo comune da sfatare. La prugna non è il frutto fresco, ma secco. La susina è la varietà di frutta. Quando si parla della prugna, ci si riferisce al processo di essiccazione della susina, che la rende anche molto più dolce.
La pianta si chiama susino, o anche prugno. Anche le origini sono diverse. La prugna deriva dall’albero del Prunus domestica. Mentre la susina dalla Prunus Salicina. La prima ha origini occidentali, mentre la seconda origini orientali, nello specifico dall’Asia.
Prugna e susina: come innaffiare gli alberi
La coltivazione ed il mantenimento degli alberi di susina e di prugna, o meglio prugno, è possibile anche nel giardino di casa. Le susine sono più succose e dolci, ed il nocciolo non si stacca dalla polpa. Mentre invece i frutti del prugno sono più asprigni ed è più semplice separare polpa e nocciolo. Quindi le susine, che sono molto gustose quando sono mature, avranno una consistenza più morbida, e la posizione per piantare l’albero deve essere in un posto soleggiato del giardino o del terrazzo. Il frutto succoso e dolce indica che le radici dell’albero richiedono molta acqua, perché prediligono un terreno rigoglioso e sano.
L’irrigazione e l’impianto degli alberi
Stessa cosa per la pianta della prugna, o meglio dire del prugno. Anche se il frutto è più aspro, l’irrigazione dovrà essere comunque copiosa, specialmente nei periodi di siccità, come l’estate. Come anche per gli altri alberi da frutto, anche per il susino è bene piantarlo durante le mezze stagioni, ovvero la primavera e l’estate. Specialmente dopo i primi due anni dall’impianto, è bene innaffiare spesso e volentieri l’albero, sia che si trovi in terra che in vaso.