Si festeggia a Piombino dal 5 al 9 giugno: arriva il Quanta Basta Festival 2012, la festa dell’economia ecologica che vuole offrire soluzioni di crescita e di sviluppo sostenibile in modo divertente e interessante. Nessuno ha detto, infatti, che la prospettiva di un mondo migliore non possa essere anche quella di un mondo più felice, anzi: il basso impatto ambientale delle nostre azioni dovrebbe proprio influire positivamente nella nostra vita, donandoci benessere e maggiore serenità. È la terza volta che in Toscana torna questo evento, un vero e proprio momento di riflessione positiva e costruttiva sul domani del nostro Pianeta Terra.
Sono coinvolti nell’iniziativa la Regione Toscana, la Provincia di Livorno e il Comune di Piombino, segno dell’interesse anche delle istituzioni verso questo modo di avvicinarsi alla tutela ambientale. Dal 5 al 9 giugno sarà infatti possibile parlare di economia ecologica come nuova via per riassettare il nostro Paese, così messo a dura prova dalla crisi economica, con esperti come Nadia Urbinati, Marc Augé e Salvatore Settis. L’attenzione per l’ambiente, infatti, è strettamente correlata alla crescita economica e viceversa: uno sviluppo sostenibile è la chiave di volta per innovare in modo produttivo entrambi gli ambiti. L’economia ecologica mira a una più equa ripartizione delle risorse naturali, ad una mobilità sostenibile che sia il più possibile democratica che punti, quindi, ad una giustizia sociale basata proprio sul rispetto dell’ambiente.
È questa la società di cui si parlerà e che si vuole mettere in atto, una società che sia responsabile tramite atti di sobrietà, maggiore vivibilità del territorio, migliore qualità della vita. Una cittadinanza attiva e partecipativa verso queste questioni è una cittadinanza che vive in armonia con se stessa e con l’ambiente dove vive. È questo il modello a cui tendere, lontano da una schiavitù metropolitana che ha incanalato la nostra vita in metriche spaventose: lo spread e le polveri sottili hanno infatti molto più in comune di quanto vorremmo immaginare.
La location non è scelta a caso: le caratteristiche dell’area toscana, infatti, la rendono il territorio ideale per affrontare questi temi e cercare di portare l’innovazione ad un livello più concreto, perché è proprio in questo momento di difficoltà che va sostenuto e alimentato un nuovo modello economico e sociale.