In Italia la cultura culinaria permea ogni aspetto della vita e anche durante il periodo di Quaresima vi sono piatti tipici che scandiscono le giornate.
Siamo in periodo di Quaresima e, in attesa di Pasqua, i più fedeli decidono di fare fioretti e optare per uno stile di vita all’insegna della rinuncia. Proprio partendo da questo concetto alcuni piatti della cucina italiana si sono evoluti fino a diventare dei veri e propri simboli della nostra tradizione culinaria in periodo di Quaresima.
La rinuncia a fasti e grassi è dunque ciò che caratterizza questi piatti tipici, assieme alla presenza di legumi, verdure, pesce e cereali. No ai grassi, ma di rinunciare ai buoni sapori non se ne parla! Ecco dunque una carrellata di piatti tipici italiani del periodo di Quaresima, in un viaggio da Nord a Sud lungo il Bel Paese.
Partiamo dalla tradizione campana e siciliana: nel primo caso uno dei piatti tipici è sicuramente la frittata di scammaro, un condimento a base di alici, pinoli, capperi, olive nere, uvetta ed erbe aromatiche con cui condire la pasta. Oppure da aggiungere alla tipica frittata di maccheroni. In Sicilia, invece, la pasta con le sarde, un piatto di ispirazione araba, va per la maggiore. Vi troviamo pinoli, uvetta, finocchietto selvatico e, ovviamente, sarde.
Uvetta e frutta secca non mancano nemmeno nella preparazione del tipico baccalà alla cappuccina. Spostandoci al nord, invece, troviamo piatti quali il cappon magro, tipico della Liguria, e le lasagne gran magro, originarie del Piemonte. Il primo è un piatto a base di pane abbrustolito e pesce, aromatizzato con erbe, uova, olive, piselli, capperi. Le lasagne gran magro, invece, sostituiscono il classico ragù con una salsa a base di burro, olio, acciughe, parmigiano e pepe. E attenzione alla besciamella che, seppur in quantità moderate, non può mancare!
Infine i dolci: nonostante il periodo di rinuncia, durante la Quaresima è possibile consumare i cosiddetti quaresimali, dei biscotti che cambiano forma e composizione in base alla regione di provenienza. In Toscana contengono cacao e sono a forma di lettere dell’alfabeto, in Liguria sono invece delle ciambelle a base di pasta di mandorle e acqua di fiori d’arancio.
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