Sequestrati quasi 100 procioni da un centro di riabilitazione, violata la legge: ma l’organizzazione afferma di non aver fatto nulla di male.
Più di 50 funzionari ambientali del Ministero delle risorse naturali e delle foreste sono intervenuti per sequestrare quasi 100 procioni da una struttura di riabilitazione. L’azione si sarebbe resa necessaria per presunte violazioni della legge provinciale sulla conservazione della fauna selvatica. Infatti, il Ministero ha affermato di aver agito per garantire la sicurezza e il benessere degli animali coinvolti.
La struttura finita sotto i riflettori, con gravi accuse di violazione delle norme per garantire il benessere animale è la Mally’s, situata a Kawartha Lakes, in Ontaro. Tiffany Devon, volontaria di Mally’s, ha descritto l’evento come un “raid del ministero”, respingendo di fatto tutte le accuse che sono state rivolte alla struttura.
Gli esperti del ministero erano presenti durante l’operazione effettuata e che molto clamore ha suscitato, inoltre un veterinario sta attualmente assistendo nella cura alcuni dei procioni sequestrati. Non si conoscono molti dettagli dell’operazione, né se siano stati effettuati degli abbattimenti di alcuni degli animali perché malati. Secondo la volontaria di Mally’s nessuna violazione sarebbe avvenuta.
Anzi, ci tiene a precisare che la maggior parte degli animali sequestrati erano procioni giovani che stavano per essere rilasciati dopo settimane o mesi di cura. Viene inoltre ribadito che Mally’s fornisce esclusivamente assistenza ai cuccioli di procione orfani per consentire loro di crescere e essere liberati nella natura. Insomma, non vi sarebbero state – a dire della volontaria – quelle violazioni di cui parla il Ministero.
In Canada, questi simpatici animali sono molto diffusi e in passato sono avvenuti degli strani avvistamenti, ad esempio nei reparti di un supermercato. Al contempo, si invita a fare molta attenzione, qualora se ne incontrasse uno, essendosi verificati anche episodi di aggressione contro bambini.
Sono state formalizzate oltre 20 accuse di violazione del Fish and Wildlife Conservation Act nei confronti dei proprietari della struttura, Derek e Barbara Zavitsky: queste vanno dal mancato rispetto delle condizioni della licenza di custodia al superamento del numero massimo di procioni ospitabili, fino alla violazione dell’obbligo di fornire riabilitazione solo agli animali che hanno una reale possibilità di sopravvivenza in natura.
Molti di questi animali, inoltre, erano detenuti in stato di cattività senza l’approvazione necessaria, ovvero mancavano l’aggiornamento dei registri e la presentazione di periodici rapporti sullo stato di salute dei procioni ospiti della struttura. Nonostante le accuse mosse contro di loro, i rappresentanti di Mally’s negano qualsiasi illecito e si preparano a difendersi dalle accuse.
La vicenda ha destato molto scalpore in Canada, dove a oggi il principale interesse sia della popolazione locale che dello stesso Ministero, che ha portato avanti un’operazione con numeri importanti, è la salvaguardia di questi animali. Infatti, la preoccupazione principale per gli animali sequestrati è la loro salute e il loro benessere, poiché sono stati improvvisamente rimossi dal loro ambiente abituale.
Si tratta di una situazione che resta in evoluzione e le indagini sull’organizzazione che ospitava quasi cento procioni proseguono, con ulteriori sviluppi sull’accaduto e tutta una serie di passaggi che vengono ora attentamente monitoriati.
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