Quello che accade stringe il cuore, ma è natura – VIDEO non adatto a tutti

Quello che accade stringe il cuore, ma è pura e semplice natura. Il video che stiamo per mostrarti non è adatto a tutti: se lo guarderai, preparati alla peggiore delle immagini…

video animali divorati
I gufetti all’interno del loro nido (YouTube) – ecoo.it

Che la si chiami catena alimentare, o che si utilizzi l’espressione “selezione naturale”, il concetto a cui si vuol far riferimento non muta in alcun modo. Quando adoperiamo una delle suddette terminologie, ci riferiamo alla legge in base a cui gli animali più forti, deputati alla caccia, si cibano dei più deboli.

Spesso, nel guardare determinate scene che vengono riprese in natura, ci vengono i brividi soltanto ad immaginarle. D’altro canto, osservare un branco di alligatori che sbranano viva un’innocente gallina è tanto crudele quanto questo filmato in cui un cobra azzanna vivo un ignaro uccellino. Eppure, cosa potremmo dire di fronte ad immagini di questo genere, se non che si tratta di una pura e semplice legge dettata dalla natura?

Anche quest’oggi, muovendoci sullo stesso filone, vi mostreremo delle immagini che potrebbero urtare la sensibilità dei più. Ragion per cui, se non possedete uno stomaco preparato all’evenienza, vi consigliamo di non procedere con la visione del filmato, ma di limitarvi alla lettura dello svolgimento dei fatti.

Il video che ci è pervenuto, postato all’interno della nostra pagina YouTube, mostra una scena che è la perfetta esplicazione di quel che significa “catena alimentare”. I protagonisti, sebbene l’inquadratura non sia delle migliori, parrebbero essere dei minuscoli ed innocenti gufetti, nati da poche settimane. Purtroppo, l’animale che ha teso loro un agguato era fin troppo forte per non uscirne vincitore.

Quello che accade stringe il cuore, ma è natura: il gufetto finisce tra le fauci del predatore

Purtroppo, in natura, sono spesso i cuccioli di determinate specie animali ad essere scelti come bersagli nell’ambito di una caccia. Per quanto questi esemplari possano risultare tenerissimi ai nostri occhi, è pur vero che parecchi altri animali, laddove non li cacciassero, non saprebbero come sostentarsi per poter vivere. Le immagini che stiamo per mostrarvi – con tanto di video allegato – non sono adatte a tutti. Se non avete uno stomaco forte, vi consigliamo di non far partire il filmato sotto riportato.

video cacce animali
Il furetto azzanna il gufetto (YouTube) – ecoo.it

Come si evince dai primi frame, i cuccioli ripresi all’interno della clip sembrerebbero essere dei minuscoli, indifesi gufetti. Al secondo 12 del video, possiamo addirittura scorgere la loro mamma che tenta di proteggerli e tenerli al caldo. Tuttavia, nel momento in cui fiuta un pericolo, mamma gufo non esita ad abbandonare il nido per sincerarsi che non vi siano predatori in agguato. Un gesto, quello di allontanarsi dai suoi piccoli, che risulterà fatale ad uno di loro.

Nel giro di qualche secondo, infatti, l’animale che aveva posto in allarme il gufo si materializza all’interno del nido, ben attento a non farsi scoprire. Si tratta di un affamato furetto, il quale, molto probabilmente, non ha avuto altra scelta che quella di avventarsi sui gufetti appena nati. D’altro canto, come farebbe questo mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi a sostentarsi, se non rivolgendo le proprie attenzioni verso animali più piccoli? Il resto del filmato, come già anticipatovi, è solo per i più coraggiosi.

Il furetto azzanna il gufetto e lo trascina via dal nido: il VIDEO non è adatto agli stomaci dei più deboli

IMMAGINI FORTI, IL CONTENUTO NON È ADATTO AD UN PUBBLICO SENSIBILE

Nel momento in cui ha individuato la preda, il furetto non ci mette molto a trascinarla fuori dal nido, in maniera tale da potersene cibare con maggior tranquillità. Per il piccolo gufetto, lontano dalla mamma e senza alcun aiuto a disposizione, la sorte è stata la peggiore che si possa anche solo ipotizzare. Del resto, però, è la natura ad imporre le sue leggi in termini di catena alimentare. Se una scena del genere non si fosse verificata, che ne sarebbe stato del furetto?

Lo stesso si può dire di questo pitone reticolato, il quale, ritrovatosi con un ignaro topolino tra le proprie spire, non ha avuto altra scelta che quella di predarlo per sfamarsi. Sebbene agli occhi di molti possa apparire crudele, la selezione naturale non manca di fare il suo corso in tutte le occasioni in cui se ne presenta la necessità. Per quanto appaia difficile da accettare, la natura non conosce altri meccanismi di funzionamento.

Gestione cookie