E’ in atto un’evoluzione degli squali. Questi da animali marini si starebbero adattando alla terraferma, tanto che una specie già cammina
A metà degli anni ’90 c’era un cartone animato che raccontava la storia di quattro fratelli ai quale viene iniettato il DNA di alcune specie di squali. La conseguenza fu la trasformazione in uomini-squali. Le teste divennero quelle dei pescicani, con tanto di pinna dorsale. Naturalmente era solo un cartone animato per intrattenere i bambini.
Eppure, a modo suo, profetico. Infatti a causa del cambiamento climatico e del surriscaldamento dei mari, una specie sta sviluppando la capacità di camminare sulla terraferma. Un’evoluzione per sopravvivere alla crisi climatica. Un progresso che ha colpito lo squalo dalle spalline.
Lo squalo dalle spalline cammina sulla terraferma
Sembra un film di fantascienza, ma lo squalo dalla spalline (spallina, Hemiscyllium ocellatum) ha mostrato al mondo intero questa sua nuova capacità. Il pesce, che vive nelle acque poche profonde dell’Australia e della Nuova Guinea, utilizzando le proprie pinne a forma di paletta, infatti, riesce a camminare fino a 30 metri, Man non solo, visto che riesce alla carenza di ossigeno fino a un massimo di due ore.
A rivelare questa incredibile evoluzione è la Florida Atlantic University (FAU). L’Ateneo americano infatti sottolinea che questa capacità permette ai pescicani della barriera corallina di sopravvivere in ambienti loro ostili a causa del cambiamento delle condizioni. Lo studio, pubblicato su Integrative and Comparative Biology, evidenzia che questi tratti locomotori non solo potrebbe segnare la loro sopravvivenza, ma potrebbero essere correlati anche a prestazioni fisiologiche sostenute in condizioni ambientali difficili, come quelle dei cambiamenti climatici.
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Questa particolare specie, che vive in zone ricche di coralli, si è adattata a vivere, o meglio sopravvivere, in condizioni anossiche. Ovvero prive d’ossigeno. Secondo poi Marianne Porter, professoressa di biomeccanica presso il dipartimento di scienze biologiche della FAU, i risultati fanno pensare che lo squalo spallina ha sviluppato adattamenti per tollerare alcune condizioni difficili previste per il 21° secolo. Ma non solo, lo studio afferma che gli squali possono camminare a due velocità: lentamente o velocemente. Tutto ciò gli permette di attraversare la terraferma per arrivare ambienti più favorevoli.
Squali spalline, già nota la loro capacità di camminare
Nel 2013 alcuni ricercatori dell’Indonesia avevano scoperto le capacità deambulatorie degli squali spalline che utilizzavano le pinne per alcune passeggiate sul fondo dell’oceano alla ricerca di pesci e crostacei. Sette anni dopo l’Università del Queensland, insieme a partner internazionali, hanno poi scoperto che altre 9 specie con queste caratteristiche.
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La differenza è che lo squalo spalline ha sviluppato una tolleranza all’ipossia per un periodo prolungato. Ma c’è solo la capacità di sopravvivere sulla terraferma, ma anche la capacità di coprire distanze fino a 30 volte la sua lunghezza corporea. Una capacità che gli permette di avere maggiore abilità sia per eludere i predatori, ma anche per raggiungere aree con cibo più abbondante. L’evoluzione di questi squali forniscono incredibili modelli per studiare e valutare le condizioni mutevoli che possono influenzare le specie. Ma al tempo stesso anche sul futuro degli oceani, sebbene lo squalo spallina sia una razza “a rischio minimo” perché molto comune, ma molti esemplari vengono catturati durante la pesca.