Il latte è uno degli alimenti alla base di molte ricette, ma non tutto si può consumare seduta stante: questo va prima bollito
Il latte, grazie al suo elevato valore nutrizionale, è un alimento che può assumere un ruolo molto importante nella nostra alimentazione. Tradizionalmente il latte è l’ingrediente base della colazione, ma è anche un’ottima bevanda dissetante da consumare durante la giornata per placare la sete, senza dover ricorrere ad altre bibite spesso molto più zuccherate e meno salutari. Inoltre è usatissimo in cucina come ingrediente di base di moltissime ricette, sia dolci che salate.
Trova impiego negli impasti per torte dolci o salate, nelle creme come la besciamella, nei gelati e nei budini. Ne esistono di vari tipi: di mucca, di pecora, di capra e di asina, anche se quello vaccino è quello più diffuso. In generale il latte è un alimento sicuro e gli animali da cui deriva sono sottoposti sempre ad attenti controlli. Per questo sorge spontaneo chiedersi se sia necessario bollirlo prima di consumarlo. La risposta è che dipende dal tipo di latte, ma andiamo nel dettaglio.
Quale latte è necessario bollire prima del consumo e perché
Molte persone si domandano se il latte vada bollito prima d’essere consumato. Questo dilemma è anche dovuto alla riscoperta del latte appena munto da acquistare direttamente dal produttore. In più, in molte città italiane, hanno fatto la loro comparsa i distributori di latte crudo, che appunto sono riforniti direttamente dagli allevamenti.
La risposta corretta a questa domanda sarebbe che dipende dal tipo di latte. Il latte che, ad esempio, troviamo al supermercato ha subito un processo detto di pastorizzazione, un trattamento termico che aumenta la sicurezza e la conservazione del latte perché elimina i microbi e i patogeni in esso contenuti.
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Stessa cosa per il latte cosiddetto UHT, che viene riscaldato a temperature ancora più alte. Il latte, infatti, è un alimento facilmente deperibile a causa della sua composizione in gran parte acquosa che lo rende un terreno perfetto per il proliferare di microrganismi.
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Propio per questo motivo è il latte crudo, ovvero quello appena munto o presente nei distributori, a dover essere consumato previa bollitura. Lo raccomanda anche il Ministero della Salute. Questo perché, non avendo subito ancora nessun processo termico, può ancora contenere microrganismi potenzialmente pericolosi, come l’Escherichia Coli o la salmonella.