Con i funghi pericolo e probabilità di finire intossicati non sono affatto qualcosa da sottovalutare. A cosa bisogna fare attenzione anche quando sono commestibili
Raccogliere funghi selvatici può comportare un grosso pericolo. E questo perché molte specie sono velenose, anche in maniera estremamente letale per la salute dell’uomo. Non di rado si sentono notizie ed aggiornamenti che riguardano persone che sono finite in ospedale con un ricovero urgente al pronto soccorso. E non mancano anche delle vittime tra coloro che sottovalutano i pericoli dei funghi raccolti in maniera indiscriminata e senza fare ricorso alle dovute precauzioni. I funghi velenosi ed ai quali è più facile nel pericolo di restare intossicati dalle tossine che sono in grado di emanare sono veramente tanti in natura.
È relativamente facile scovarli anche in giro per i boschi e le zone verdi presenti in tutta Italia, dal Nord al Sud. Abbiamo le varie specie di Amanita, il Cortinarius Rubellus, il Boletus Satanas e tanti altri. Se abbiamo la passione dei funghi e li apprezziamo particolarmente a tavola, come ingrediente per diverse tipologie di ricette, tra primi, secondi e contorni vari, allora dobbiamo anche imparare a riconoscere quelle che sono le specie buone, perfettamente commestibili e non pericolose, da quelle che invece possono addirittura uccidere un individuo.
I pericoli però possono essere connessi non solo ai funghi velenosi ma anche a quelli che, pur non essendolo, sono costituiti dalla presenza, al loro interno, di diverse altre sostante nocive e che possono comunque essere causa di intossicazioni. Questa cosa deriva dal fatto che tali sostanze sono in particolar modo di natura alcaloide, e vanno a contraddistinguere più nel dettaglio sostanze come:
Leggi anche: Malattie delle piante: in questo modo possono essere salvate
Leggi anche: Questo legume è ottimo per chi soffre di colesterolo
E gli alcaloidi, quando assunti in dosi molto alte, hanno per l’appunto un effetto tossico. Anche con i funghi che non sono velenosi c’è allora il bisogno di agire in un determinato modo, quando si tratta di cucinarli. In ogni caso vanno cotti cioè come si deve, perché le alte temperature dissolvono gli eventuali effetti pericolosi connessi al loro consumo. La cottura deve avvenire come minimo a 70° per una decina di minuti. Più la temperatura è alta e meno tempo dovremo impiegare, di solito.
Scopri come un semplice gesto di pochi minuti, come spostare i mobili dai termosifoni, può…
Quale tipologia di plastica può andare nel microonde? Controlla il simbolo e scopri tutto quello…
I Cantieri della transizione ecologica lanciati da Legambiente fanno tappa in Piemonte: scopriamo di cosa…