Un video apparso sui social permette di fare una riflessione su quella che potremmo definire quasi una professione a base di raccolta di bottiglie di plastica che tra l’altro produce un guadagno da non sottovalutare
In diversi Paesi del mondo, compresa l’Italia, sono ormai da tempo in vigore tutta una serie di norme e regole che riguardano i rifiuti. Nel nostro Paese c’è per esempio l’obbligo di effettuare la raccolta differenziata e sono molte le amministrazioni comunali che hanno ridotto al numero minimo i secchi e i contenitori per rifiuti in cui le persone possono gettare ciò che si trovano ad avere in mano quando passeggiano per le strade, proprio per evitare di creare rifiuti indifferenziati.
Oltre ai sistemi della raccolta differenziata sono poi stati lanciati in Italia alcuni progetti che hanno lo scopo di incentivare in maniera più profonda proprio la raccolta differenziata, collegando il conferimento di una certa quantità di rifiuti al rilascio per esempio di bonus da utilizzare per fare la spesa. In altre parti del mondo chi butta le bottiglie di plastica può dare un pasto ai cani abbandonati mentre c’è un luogo nel mondo in cui si può vivere proprio raccogliendo bottiglie di plastica e di vetro.
La civiltà che passa per le bottiglie di plastica, un modello virtuoso
A parlare della sua esperienza è il tiktoker che gestisce un canale su cui racconta la sua vita da spagnolo trapiantato in Finlandia. Il canale si chiama 1000experiencias e non è quindi possibile conoscere il nome e il cognome di questo ragazzo ma la sua esperienza non è per questo meno interessante. Perché vivere in Finlandia significa toccare con mano un sistema che permette anche a chi non ha un reddito del tutto adeguato di vivere dignitosamente, raccogliendo proprio bottiglie di plastica e vetro.
Il tasso di povertà nel paese nordeuropeo è infinitesimale rispetto ad altre zone dell’Unione Europea compresa l’Italia ma questo non significa che il progetto non possa essere in qualche modo esportato anche altrove. In buona sostanza in Finlandia esiste un sistema per cui se si raccolgono bottiglie e rifiuti in plastica e vetro si ottiene in cambio denaro conferendo questi rifiuti negli appositi macchinari che sono presenti ovunque e soprattutto negli ingressi dei supermercati. E il guadagno, tra le altre cose, non è neanche così basso come si potrebbe immaginare. Perché infatti una bottiglia di plastica da mezzo litro vale 20 centesimi, una bottiglia da un litro 40 centesimi mentre una bottiglia di vetro vale 10 centesimi. Con un rapido calcolo si capisce come anche solo con qualche ora di passeggiata per i parchi e le zone pubbliche è possibile avere denaro a sufficienza per i bisogni essenziali. Non si può di certo farne una professione a tutti gli effetti ma è un modo con cui la Finlandia cerca di aiutare, senza creare passivo assistenzialismo, i cittadini meno fortunati.
Un modello da esportare anche in Italia?
Come accennato anche in Italia ci sono attivati alcuni progetti per cui conferendo rifiuti in plastica o alluminio si ricevono buoni spesa. Uno dei progetti è quello di Coripet cui partecipano alcuni supermercati sparsi in diverse aree del Paese. Sono per esempio presenti ecocompattatori a Reggio Calabria, in due quartieri di Roma, a Cuneo, in diversi centri della provincia di Caserta tra cui Camigliano e San Nicola La Strada, ad Aversa e a Dicomano, provincia di Firenze.