Piatti e bicchieri di plastica possono essere gettati in modo legale nella raccolta differenziata. Se vi state chiedendo quale sia la novità, allora non eravate a conoscenza delle norme che impedivano ai cittadini di buttare tra la plastica, fino allo scorso 30 aprile, piatti e bicchieri usa e getta. La novità è quindi interessante, per riflettere sugli errori che facciamo quotidianamente, anche se crediamo di avere ragione e di star facendo qualcosa di utile per l’ambiente. Fino a qualche settimana fa piatti e bicchieri non potevano essere messi tra i rifiuti di plastica.
A cura di G. Rini
Questo avveniva perché nella raccolta differenziata per la plastica dovevano essere messi soltanto gli elementi considerati imballaggi. E le stoviglie ovviamente non erano considerate imballaggi, visto che viene considerato tale un elemento che contiene altra merce.
Le aziende di produzione delle stoviglie di plastica non versavano infatti il Contributo Ambientale Conai al Consorzio Nazionale Imballaggi e di conseguenza le stoviglie, per motivi economici, non rientravano nella lista degli imballaggi e non potevano essere buttate tra la plastica della raccolta differenziata dei rifiuti.
Adesso però le cose sono state modificate, l’imposta viene pagata anche per le stoviglie di plastica e di conseguenza non sarà sbagliato gettare tra la plastica bicchieri e piatti usa e getta. Ma questo non vuol dire che l’ambiente venga maggiormente rispettato.
Dal punto di vista della legge è tutto in regola, ma le stoviglie appartengono comunque alle plastiche eterogenee e per questo materiale non esiste in Italia una filiera che opera per il loro riciclo. Per questo motivo i piatti e i bicchieri verranno comunque scartati dagli altri imballaggi e inceneriti. Nella pratica, non è cambiato veramente nulla.
Una raccolta differenziata poco accorta ostacola il riciclo dei rifiuti
La raccolta differenziata si rivela di fondamentale importanza per provvedere alla sostenibilità ambientale. La differenziazione dei rifiuti fa parte di quei comportamenti ecosostenibili della vita quotidiana che dobbiamo mettere in atto in nome della salvaguardia dell’ambiente. Infatti la raccolta differenziata è il punto di partenza per provvedere alle riciclo dei materiali e rimediare così all’inquinamento ambientale. Spesso però nel differenziare i rifiuti si commettono degli errori, che non fanno altro che ostacolare il processo di riciclaggio.
Walter Facciotto, direttore generale del Conai, a questo proposito spiega:
“Si crea un grosso danno al ciclo produttivo, soprattutto buttando ceramica e pirex in mezzo al vetro. I detector non riconoscono le particelle di ceramica, pur essendo macchine molto sofisticate, e quando il vetro viene triturato e compresso, anche la ceramica, che fonde a una temperatura differente dal vetro, viene inglobata nelle nuove bottiglie.”
Uno degli errori più comuni che si commette è quello di gettare nel contenitore dedicato alla plastica dei rifiuti che contengono delle parti in plastica. Tutto ciò provoca dei problemi, in quanto non tutta la plastica e riciclabile e perché, se l’oggetto contiene delle parti in plastica, questo non vuol dire che è automaticamente riciclabile.
Un altro errore da evitare è quello di gettare nel contenitore della carta scontrini, carta che contiene solventi, cartoni con avanzi di cibo. In questo modo il riciclo diventa vano e non facciamo altro che confermare che nella raccolta differenziata le famiglie italiane non brillano.
Fare la raccolta differenziata bene e senza commettere errori è un dovere, che può essere attuato prima di tutto con un’adeguata informazione, appellandoci al nostro senso di ecoresponsabilità. Come pretendiamo di costruire un mondo più visibile, se non impariamo a mettere ogni cosa nel contenitore giusto?
Novità nella raccolta differenziata: via libera al riciclo di piatti e bicchieri di plastica
La difficoltà di una corretta raccolta differenziata nasce anche da una poca diffusione delle notizie e da una generale confusione sul tema: il risultato è che il riciclaggio dei rifiuti, a causa di errori o disattenzioni, è più complicato. Quanti di voi, ad esempio, pensavano che piatti e bicchieri di plastica fossero già completamente riciclabili? In realtà questo avverrà solo recentemente, ovvero da maggio 2012.
L’intesa di Conai e Anci, infatti, permette che siano oltre settemila i Comuni a ridurre fortemente la quantità di rifiuti in discarica. Le amministrazioni locali non saranno obbligate ad applicare questa evoluzione, ma non avrebbero nessun interesse a non farlo. La spesa per i rifiuti, infatti, potrebbe infatti ridursi o essere meglio distribuita, con un impatto ambientale alleggerito e una diminuzione di spazzatura in discarica.
Il riciclaggio della plastica sarà possibile per ora solo con bicchieri e piatti, dato che le posate di plastica restano ancora una questione difficoltosa: la speranza è che i consumatori siano così attenti da non buttare questi oggetti usa e getta insieme con gli scarti di cibo, ma diano almeno una sciacquata alle stoviglie per facilitarne il riciclaggio.
Finora, però, il motivo per cui le stoviglie usa e getta non erano riciclabili era però più che altro una questione economica, dato che i produttori di imballaggi non erano tenuti al versamento dell’eco-contributo in favore del Conai: ora che la cosa è stata risolta, l’importanza è quella della qualità e della chiarezza delle informazioni. Riuscire a capire con certezza se un prodotto è riciclabile o meno potrebbe aiutare i consumatori più attenti ma anche gli stessi addetti ai lavori.
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