[galleria id=”619″]Il Natale si avvicina, ma a Palermo non sembra essere il pensiero principale. L’emergenza rifiuti ha portato la città siciliana nel completo caos. Circa 1000 dei 1700 operai della Amia S.p.a., l’ex azienda municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti nella città isolana, hanno deciso di scioperare e con loro, quindi, anche il servizio ai cittadini. Inutile descrivere la scena: spazzatura ovunque, sacchi dell’immondizia accatastati per le strade, grandissimo disagio. Una scena che ricorda da vicino quanto successo a Lecce.
Perchè questo sciopero? I lavoratori, scesi in piazza per protesta, vogliono la ricapitalizzazione dell’azienda che ha debiti per quasi 200 milioni di euro e sta rischiando il fallimento. Il segretario generale della Cisl di Palermo, Mimmo Milazzo, al termine del corteo ha dichiarato che “Adesso ci appelliamo al senso di responsabilità dei gruppi consiliari e di tutte le forze politiche del Consiglio comunale affinchè il bene dell’Amia venga anteposto agli interessi di partito. La ricapitalizzazione dell’azienda che assicura l’igiene ambientale a Palermo è un primo passo verso il riordino delle società partecipate del Comune di Palermo per le quali auspichiamo che a gennaio venga aperto un tavolo di confronto“.
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