Tutte le piante sono costituite da parti che svolgono funzioni specifiche ma queste parti non sono tutte uguali ed è per questo che esistono piante con radice, con bulbo o con rizoma. Come prendersi cura di ciascuna tipologia?
Il regno vegetale si è evoluto e trasformato esattamente come il regno animale ed è per questo che il pianeta Terra è popolato non solo da animali di ogni forma e dimensione ma anche da piante che sfruttano in modo creativo le necessità di sopravvivere e riprodursi. L’ambiente naturale, come per gli animali, ha avuto e continua ad avere una influenza importante sul modo in cui le piante si sviluppano.
Esempi classici puoi averne quando ti capita che piante come i tulipani o gli amaryllis sembrino decidere alternativamente di produrre fiori oppure moltiplicarsi sotto terra. Ed è proprio sotto il livello del terreno che le piante sembrano distinguersi in maniera molto netta tra quelle che producono una radice ramificata, quelle che invece si riproducono a partire da un bulbo e quelle che invece sembrano essere qualcosa a metà strada. Ma il fatto che le piante che hai in balcone o in giardino abbiano radici diverse significa anche che hanno bisogno di cure diverse.
Provare a chiedere ad un bambino di disegnare una pianta, per esempio un albero, produce di solito il risultato di un tronco marrone che si ramifica verso l’alto con la chioma e verso il basso con le radici. Questo perché generalmente le piante sono dotate di una parte aerea composta dal fusto che si ramifica per sostenere le foglie che espletano la fotosintesi clorofilliana e una parte sotterranea, ma non sempre, che è costituita da ramificazioni che hanno lo scopo di raccogliere principalmente acqua e sali minerali dal terreno.
Crescendo però in terreni diversi le piante hanno sviluppato strategie diverse sia per quello che riguarda la parte aerea e visibile sia per la parte che di solito rimane interrata. I principali sistemi sono le radici ramificate che si dipartono dalla parte interrata del fusto, il bulbo, che è un rigonfiamento della parte interrata del fusto dalla cui base si dipanano alcune radici molto sottili e poi il rizoma che potrebbe sembrare un bulbo ma che rispetto alla forma caratteristica a cipolla risulta allungato e vagamente più simile ad una patata.
Se hai intenzione di piantare un esemplare verde dotato di fusto e radici difficilmente sbaglierai il verso in cui va interrato. Ma per quello che riguarda bulbi e rizomi c’è da tenere conto del verso in cui la pianta cresce. E se per il rizoma l’importante è che questa sorta di lunga radice corposa venga adagiata orizzontalmente nel terreno, per permettere così alle nuove foglie di spuntare con poco sforzo, per i bulbi è fondamentale che la parte più larga sia rivolta verso il basso mentre la parte più stretta, quella da cui spunterà la pianta, va posizionata verso l’alto ad una profondità che deve essere pari circa alla stessa altezza del bulbo di partenza per evitare sforzi inutili alla pianta.
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