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RAEE: normativa e iscrizione

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Ecoincentivi elettrodomestici
La normativa RAEE è una disposizione, introdotta nel nostro ordinamento con il d.l. 22 luglio 2005, n. 151, sulla base della Direttiva Europea 2002/96/CE, in materia di smaltimento dei Rifiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (appunto RAEE), e che obbliga i produttori delle apparecchiature di cui sopra a intervenire al fine di agevolare l’ultima fase del ciclo di vita dei prodotti immessi sul mercati e non più utilizzati da parte dei consumatori.

Ecco cosa sono i RAEE


E’ importante, innanzitutto, cercare di comprendere quali sono gli apparecchi interessati dalla normativa. Per RAEE non si intendono tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche, ma solamente quelle che “dipendono per un corretto funzionamento da correnti elettriche o da campi elettromagnetici”, con tensione non superiore a 1.000 volt per corrente alternata e a 1.500 volt per la corrente continua.
 
Esempi di RAEE


Sulla base dei dati di cui sopra, è chiaro come i RAEE siano riconducibili principalmente ai personal computer, agli elettrodomestici ad utilizzo domestico, ai sistemi di condizionamento e a quelli di illuminazione. Complessivamente, i rifiuti annui per abitante appartenenti a questa categoria ammontano a circa 14 kg annui, il 10% dei quali viene correttamente reimpiegato. Vi è quindi un ampio margine di crescita per poter supportare gli obiettivi della normativa.
 
L’iscrizione al Registro RAEE


I produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche che ritirano i rifiuti RAEE devono essere correttamente iscritti al Registro Nazionale dei Produttori di RAEE e a un Consorzio riconosciuto. La responsabilità del produttore sarà inerente al ritiro del rifiuto, al trasporto verso il centro di trattamento, mentre lo smaltimento verrà gestito dal Consorzio.
 
Cosa cambia per il consumatore


Con l’entrata in vigore della normativa di cui sopra, il consumatore viene certamente agevolato per quanto concerne il conferimento del rifiuto, che non dovrà più essere trasportato presso le c.d. piazzole ecologiche comunali, ma potranno bensì lasciare il rifiuto ai distributori – produttori, in caso di nuovo acquisto di un prodotto sostitutivo.
 
Abbiamo parlato di questo argomento anche in questi post:
 
Riciclaggio elettrodomestici: raccolta in crescita nel 2010
Rifiuti elettronici: ritiro gratuito, la denuncia di Greenpeace
Raccolta rifiuti virtuosi: la classifica delle regioni più virtuose
Rifiuti elettronici: presto la consegna nei negozi

Roberto Rossi

Roberto Rossi è stato un collaboratore di Ecoo dal 2010 al 2013, occupandosi principalmente di cambiamenti climatici, energie rinnovabili e mobilità sostenibile.

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