Un salvataggio avvenuto in extremis e solo perché un paio di ragazzini passavano per caso lungo una linea ferroviaria. Una storia con un lieto fine
La presenza di costruzioni di vario genere costituisce per gli animali selvatici un problema spesso complicato da risolvere. Ne sono un esempio quelli che tentano di attraversare la strada e che purtroppo tante volte non hanno una seconda possibilità. Ma non ci sono solo i pericoli che vengono dalle strade o dalle autostrade. Gli animali possono infatti per esempio rimanere incastrati all’interno dei motori delle auto, perché magari cercano un posto caldo in cui schiacciare un pisolino, oppure dentro grondaie o tubature perché fuggono o giocano.
In queste situazioni niente del loro istinto può realmente salvarli e solo il buon cuore di altri esseri umani che si trovano a passare per caso è quello che li allontana da morte certa. In questa storia eroi per caso sono stati due ragazzi, due fratelli che si trovavano a passeggiare lungo i binari e che grazie alla loro curiosità hanno salvato proprio un animale che rischiava di morire all’arrivo del treno.
I nomi dei due ragazzi che non si sono voltati dall’altra parte non sono purtroppo stati diffusi ma il loro gesto vale la pena di essere raccontato. I due si trovavano a passeggio un pomeriggio lungo i binari del treno e osservando tra le pietre si sono accorti che c’era una grossa pietra scura incastrata nello spazio in cui di lì a un’ora circa sarebbe passato il treno. Incuriositi e sapendo di avere un po’ di tempo per esplorare da vicino, i due ragazzi si sono avvicinati e si sono resi conto che quella che pensavano fosse una pietra in realtà era una tartaruga azzannatrice che era caduta in quello spazio rimanendo incastrata. L’animale era destinato alla morte.
Incastrata com’era nel binario non si sarebbe mai potuta levare in tempo per sfuggire al mezzo che l’avrebbe schiacciata. E anche se su quel binario non fosse più passato nessun treno l’animale non sarebbe riuscito ad uscire e sarebbe quindi probabilmente lentamente morto di fame e di sete. I due ragazzi hanno quindi dapprima cercato di liberare l’animale con le proprie mani ma hanno poi capito di aver bisogno di aiuto e hanno quindi rapidamente contattato il centro protezione animali di zona che è intervenuto immediatamente. Gli esperti sono riusciti a tirare fuori la tartaruga azzannatrice che è stata poi gentilmente accompagnata lontano dai pericolosissimi binari del treno.
Come per altri animali il nome comune di questo rettile d’acqua dolce tipico della parte sud orientale del Canada, delle Rocky Mountains e giù fino alla Florida, è quanto mai appropriato. Si tratta infatti di una tartaruga con una indole molto aggressiva e una voracità che non ha pari tra le tartarughe. Il termine azzannatrice deriva dal fatto che con la parte frontale del muso simile a un becco afferra e strappa e così si nutre. Molto interessante è il fatto che si tratti di animali onnivori che possono nutrirsi addirittura di serpenti, pesci, altre tartarughe e piccoli mammiferi ma non disdegnano di nutrirsi anche di animali già morti e di tutto ciò che l’habitat, fiumi e laghi, ha da offrire in termini di vegetazione.
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