A soli 13 anni, un ragazzino aggredito da un alligatore, che lo ha anche trascinato nel torrente, è riuscito a salvarsi in una maniera incredibile.
In pochi istanti gli sono passati davanti i ricordi della sua giovane vita e in particolare della sua infanzia: certamente un ragazzino di appena 13 anni non poteva aspettarsi che mentre giocava nei pressi di un torrente insieme ai suoi amici potesse essere trascinato via da un alligatore. Il tutto è accaduto nei pressi di Orlando, in Florida, nelle scorse ore e dal letto dell’ospedale dove è stato ricoverato, questo ragazzo ha avuto per fortuna la possibilità di raccontare questa sconvolgente vicenda.
Il ragazzino si trovava sul ponte che attraversa Howell Creek, in località Winter Springs, e stava saltando con una corda da una parte all’altra del torrente. In pochi secondi, il gioco si è trasformato in incubo: c’è poco da scherzare, perché non siamo davanti al recente caso del pupazzo di alligatore al cui interno c’era una sorpresa, ma stavolta il grosso rettile era vero. Difficile davvero farla franca, in questi casi, perché questi enormi animali non sembrano intenzionati a lasciare scampo.
“Uno dei miei piedi era sulla sabbia e poi l’alligatore ha preso l’altro e mi ha tirato indietro”, è il racconto sconvolgente di questo ragazzo di appena tredici anni, che si chiama Gabriel Klimis e che ha mantenuto davvero un grandissimo sangue freddo, per evitare di soccombere. Lo stesso era successo qualche tempo prima a un altro giovanissimo, stavolta impegnato in una battuta di pesca, quando ad aggredirlo è stato un grosso coccodrillo. Vicende simili e in entrambi i casi per fortuna a lieto fine, dunque.
Gabriel è ben consapevole che l’alligatore non lo avrebbe lasciato andare e dal letto di ospedale nel quale si è trovato ricoverato, al suo fianco la mamma che non lo ha mai lasciato solo, ha spiegato come ha fatto a salvarsi, mantenendo appunto un grandissimo sangue freddo. Si sarebbe infatti aggrappato a un bastone sulla riva per evitare di essere trascinato dentro al torrente, perché a quel punto per lui le speranze di uscirne vivo sarebbero state relativamente poche.
Il giovane ha spiegato ancora nell’intervista che ha rilasciato dopo l’aggressione da parte dell’alligatore: “Ha continuato a tirare, quindi ho provato a colpirlo e poi ha lasciato andare e poi sono corso più veloce che potevo”. Un’esperienza che difficilmente riuscirà ora a dimenticare, anche perché non era ancora finita: passato il peggio, infatti, il 13enne ha trovato anche la forza di chiedere aiuto a dei vicini e quindi a dettare il numero di sua madre. Questa si è detta sconvolta dall’accaduto, “super spaventata”, ma ha consigliato al figlio di chiamare i servizi di emergenza.
Con grande sangue freddo, il ragazzo ha quindi chiamato il 911 e il centralinista ha potuto ascoltare attonito la richiesta di aiuto, che gli sarà anche apparsa surreale. “Sono appena stato morso da un alligatore” – le parole di Gabriel al telefono – “Punge solo un po’, ma sto bene”. Non è stato certamente facile e immediato rintracciare il ragazzo, che nella fuga aveva un po’ perso il senso dell’orientamento. L’adolescente è stato portato in ospedale dove ha ricevuto punti di sutura alla gamba e una medicazione al fianco, che ha mostrato alle telecamere durante l’intervista rilasciata.
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