I ragni sono emigrati a Nord a causa dei mutamenti climatici. Si tratta di un fatto di certo piuttosto curioso, ma in effetti sembra che per certe specie le cose stiano andando proprio in questo modo. La responsabilità sarebbe da attribuire al riscaldamento globale, che rende gli habitat naturali di questi animali piuttosto inospitali. E i ragni fuggono, spostandosi altrove. Il problema consiste nel fatto che spesso si tratta di specie particolarmente pericolose. È il caso ad esempio del ragno Loxosceles reclusa, che dal Sud America si è spostato nella zona Sud-Est degli Stati Uniti.
I mutamenti climatici mettono a rischio il ciclo delle piante. Ma gli effetti non sono solo questi, visto che secondo Greenpeace i mutamenti climatici aumentano la mortalità. Dobbiamo in effetti considerare che la questione potrebbe interessare anche altre specie e non solo il Nord America. Dall’Africa all’Europa il passo sarebbe breve e piuttosto preoccupante in relazione a determinati insetti, come ad esempio la zanzara portatrice della malaria.
Hanno forse ragione coloro che affermano che in 100 anni i mutamenti climatici causeranno l’estinzione dell’uomo? Di certo non si tratta di cadere in allarmismi inutili, ma bisogna tenere presente le informazioni che arrivano dagli esperti. A questo proposito dalla Fox News si apprende:
Se le previsioni fossero corrette, entro il 2080, forse solo il 5% della attuale gamma di ragno, che si estende dal Kansas al Kentucky e dal Texas alla Georgia, si adatterà a quelle zone. Tuttavia, i cambiamenti climatici potrebbero rendere porzioni di Wisconsin, Michigan, Indiana, Ohio, Pennsylvania, New York, Nebraska e South Dakota abitabili per i ragni.
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