Arriva la nuova scoperta che riguarderebbe una specie di ragni, ma ciò che ha colpito maggiormente è stato il comportamento.
Si tratta di un aspetto poco noto e che ha richiamato l’attenzione degli scienziati. I ragni sono esseri affascinanti, ma ciò che è stato evidenziato non si era mai visto prima.
Esistono in natura migliaia di ragni alcuni sono veramente piccoli, ma ne esistono anche di più grandi, come quella conosciuta con il nome di Tarantola Golia, questa potrebbe arrivare a pesare fino a 180 grammi e raggiungere una lunghezza che supera i 25 cm. In questo caso si tratta di una specie estremamente pericolosa per via del suo morso.
Ma di cosa si nutrono i ragni?
Normalmente i ragni si nutrono di altri insetti, ovviamente di piccolissime dimensioni. Ma la nuova scoperta di cosa parla nello specifico? Un comportamento insolito che avrebbe creato non poca curiosità negli studiosi, ma anche fra gli appassionati.
È stato proprio un professore di zoologia dell’Università dell’Islanda a fare questa scoperta. Mentre si trovava in Madagascar per una condurre degli studi sui ragni chiamati Darwin.
Proviamo a spiegare in che contesto è avvenuta la scoperta
Gli scienziati si trovavano lì per uno studio che riguardava un altro tipo di ragno e, invece si sono accorti di una nuova specie. Nel dettaglio, come descritto nello studio pubblicato sulla rivista Insect Systematics and Diversity, riporta Tecnologia.libero.it, gli esperti avrebbero notato delle ragnatele interconnesse tra loro, per un totale di 41. Le ragnatele erano state formate da una colonia di ragni, tra esemplari femmine adulte e alcuni ragni maschi allineati al centro. Una circostanza che ha colpito gli scienziati, dato che i maschi adulti entrano in competizione per l’accoppiamento se convivono.
Per questa ragione, la nuova specie è stata ribattezzata come Isoxya Manangona, che significa raccogliere, mentre il soprannome che gli è stato dato è ragno sociale.
Ora gli scienziati sono a lavoro per capire come possa esserci convivenza. Ovviamente servirà tempo per dare una spiegazione e, dunque, serviranno analisi più dettagliate e diversi studi. Ma ciò che è già stato scoperto ha stupito il team di studiosi che vogliono cercare in tutti i modi di spiegare il fenomeno. Aspettiamo, dunque, altre novità.