È anche chiamato ragno botola, questa specie di aracnide che riesce a raggiungere delle dimensioni sorprendenti. È rischioso per l’uomo
Chi soffre di aracnofobia senza dubbio sentirà un brivido correre lungo la schiena alla sola lettura del titolo, “ragno” + “gigante”. Le fobie non sono razionali, sono dei corti circuiti del cervello che si appella all’amigdala, la parte più primitiva, ancora legata al pericolo della natura. E la fobia per i ragni è tra le più diffuse. Purtroppo chi soffre di aracnofobia deve esporsi piuttosto frequentemente alle sue paure. A differenza della fobia per i serpenti, è probabile avvistare un ragno anche in città. Ed in questo caso si tratta di una specie di ragno che fa paura a ragion veduta. Non solo ha delle dimensioni fuori dal comune, ma è anche potenzialmente dannoso.
Il morso del ragno nell’immaginario collettivo non è sempre collegato a eventi negativi. Si pensi all’acquisizione dei superpoteri di Spiderman. Nella vita invece è decisamente nocivo. Il veleno dei ragni può anche essere fatale per l’essere umano, dipendentemente dalla quantità assorbita nell’organismo, dal peso e dalla resistenza.
Recentemente è stata scoperta una nuova specie di ragno, anche chiamata il ragno botola per la sua capacità di creare delle botole con le foglie per intrappolare gli insetti. Il rinvenimento è stato fatto in Australia. Il ragno botola può essere di dimensioni variabili da un centimetro e mezzo a cinque centimetri. La grandezza massima la raggiungono le femmine, che possono arrivare a vivere in natura anche venti anni. Ciò che preoccupa l’uomo è che il ragno botola, con le sue capacità di scavare le botole, riesca a nascondersi anche nei più reconditi anfratti domestici.
Dunque se si vive nelle zone in cui è stato scoperto questo ragno gigante, può capitare che esso riesca ad entrare in casa. I ragni mordono per difesa, ed il morso del ragno botola è piuttosto doloroso, anzi, molto doloroso, ma non pericoloso. Il veleno può causare molto dolore, ed il morso delle lesioni, ma niente di più. A differenza di altre specie di aracnide, quale ad esempio la tarantola, il cui veleno può anche essere fatale.
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