Il randagismo è un problema che affligge tutta l’Europa. Per “risolvere” questo problema, alcuni stati del nostro Continente provvederanno entro il 2011 a giustiziare una buona fetta dei cani rimasti senza padrone, ma anche senza salute. Le stime parlano di circa 3 milioni di amici a quattro zampe malati, di cui 2 milioni vivono in territorio rumeno. Ricordiamo che in Romania sta per essere approvata una legge crudele, per cui basta poco per far sparire dalla circolazione queste povere bestie. Sebbene la stragrande maggioranza d’Europa sia contraria a questo genere di misfatti.
Vi farà strano sapere che persino la civilissima Spagna adotta l’eutanasia sui randagi, pratica che costa la vita a decine di migliaia di esemplari nelle “perreras” (i canili spagnoli). In altri Paesi europei, invece, i cani raccolti per strada o nei rifugi vengono utilizzati in pratiche mortali, alcuni diventano persino esche per gli squali.
In certi Paesi europei le sorti dei cani da caccia non sono altrettanto felici: se malati o giunti alla fine della loro carriera, questi vengono uccisi (persino dai loro padroni). Sebbene i numeri siano molto inferiori, si stimano comunque circa 100mila esemplari condotti alla morte. Se anche a voi tutto questo non va giù e possedete un account Facebook, sostenete l’iniziativa AIDAA intitolata NO PENA DI MORTE-NUOVI DIRITTI PER GLI ANIMALI IN EUROPA alla quale hanno finora aderito quasi 2.300 persone.
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