Quello del randagismo è un problema diffuso un po’ ovunque, anche fuori dai confini italici. Se ci sono Paesi che utilizzano misure benevole per contenere la difficoltà, ce ne sono altri invece che utilizzano metodi semplicemente spietati e eticamente inconcepibili per qualsiasi amante degli animali. E’ il caso della Romania, che sta legalizzando l’eutanasia di massa per i quasi 2 milioni di randagi che vagano per il territorio. Una legge condivisa da quasi tutti i parlamentari rumeni, che invece le associazioni animaliste respingono con tutte le loro forze.
Se nel 2008 il divieto allo sterminio dei randagi era stato attuato, adesso il Governo del Paese dell’Est Europa vorrebbe rimettere in circolo questa crudelissima normativa. A lanciare per prima l’allerta è stata l’associazione animalista Save The Dogs, molto attiva in Romania per quanto riguarda i diritti degli animali. Tra le altre cose, questa utilissima associazione è capeggiata da un’italiana che si chiama Sara Turretta.
Proprio la Turretta, da anni coinvolta nel recupero e cura dei trovatelli, spiega: “L’Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato più volte che il randagismo endemico non si risolve con la rimozione dei cani ma solo con piani di sterilizzazione e vaccinazione di massa e tramite l’identificazione degli animali di proprietà. Provvedimenti, questi, mai attuati dalle autorità rumene“. Speriamo che la legge venga presto rivista prima dell’approvazione definitiva.
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