Sono stati pubblicati dal Consiglio Nazionale del Notariato i dati che hanno inquadrato la situazione del mercato immobiliare italiano durante il 2022.
Questa mattina il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato il proprio rapporto “Dati statistici notarili” che ha analizzati il mercato immobiliare sul territorio italiano durante lo scorso anno. L’analisi degli esperti ha fatto emergere statistiche rilevanti.
In prima battuta, il numero di compravendite di immobili per uso abitativo ha fatto registrare un calo rispetto al 2021 con un aumento del valore medio di scambio sia per quanto riguarda le case acquistate da private con agevolazioni sia per quelle acquistate da imprese.
Non sono numeri rincuoranti quelli evidenziati dal Consiglio Nazionale del Notariato nel report “Dati statistici notarili” relativo all’anno 2022 all’interno del quale si è analizzato il mercato immobiliare nel nostro Paese.
Secondo il Cnn, le compravendite di abitazioni durante lo scorso anno hanno registrato una flessione rispetto all’anno precedente passando da 628.137 a 589.486 (-5.69%). Le regioni dove è avvenuto il maggior numero di transazioni sono quelle settentrionali con in cima alla lista Lombardia, Piemonte e Veneto.
Sono ancora i giovani i protagonisti delle compravendite immobiliari del 2022: quasi un terzo degli acquisti immobiliari totali dello scorso anno (28, 57%) è stato effettuato da soggetti tra i 18 ed i 35 anni d’età, percentuale in crescita rispetto alla precedente rilevazione quando si attestava a poco più del 27%.
Secondo il documento pubblicato stamane, sono cresciuti anche i prezzi degli immobili ad uso abitativo. Il valore medio di scambio si è attestato a 158.074 euro, ossia 2.956 euro in più rispetto al 2021 quando era di 155.118. In crescita anche il prezzo (il valore mediano) delle abitazioni acquistate da privati con agevolazioni prima casa, pari 115.000 euro, così come quello relativo all’acquisto da imprese pari a 235mila euro.
È emerso anche che il valore del 41,82% delle case comprate da un privato come prima abitazione era sotto i 99mila euro, il 35,48% invece compreso tra 100mila e 199mila euro. Infine, si è notato durante il 2022 un rallentamento dei mutui che potrebbe registrarsi anche nell’anno in corso. Nel dettaglio sono stati 435mila i
mutui registrati lo scorso anno, a fronte dei 448mila del 2021 con un calo di circa il 3%.
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