Re Carlo III è considerato il primo monarca ambientalista della storia. Merito di scelte e gesti che non passano inosservati
Dopo la morte dell’amata e indimenticabile Regina Elisabetta, sul trono d’Inghilterra è salito il figlio Carlo. Il sovrano dovrà affrontare una missione davvero difficile: entrare, come la madre, nei cuori della gente. Un compito davvero non facile soprattutto dopo i problemi causati alla Corona dal figlio Harry. Quest’ultimo, Duca di Sussex, dopo l’addio alla Famiglia Reale ha lasciato il Paese, insieme alla moglie, l’attrice Megan Markle, e ai figli, e si è recato a Los Angeles. Oltremanica i due, a detta loro, si sono tolti parecchi sassolini dalle scarpe vendendo – a suon di milioni – alcune registrazioni e dichiarazioni a Netflix che ne ha realizzato un film. E nelle ultime settimane a tener banco è il libro di Harry “The Spare – Il minore“. Una scelta particolare per chi voleva proteggere la propria famiglia dalla stampa.
In attesa però dell’incoronazione ufficiale di Re Carlo III – prevista per il 6 maggio – durante la quale si riuniranno anche le Spice Girls e sulla presenza o meno di Harry, il monarca si sta dimostrando un re sempre più ambientalista. Non a caso, uno dei suoi primi atti, è stato quello di bandire da tutte le tavole dei Windsor il fois gras. Senza dimenticare la sua lunga pubblica battaglia come Principe di Galles per le cause ambientaliste. E proprio queste hanno portato i sudditi a chiamarlo il Re ambientalista. Un atteggiamento confermato anche dai comportanti e dal suo look.
Re Carlo III, l’ambientalista. Mai titolo fu più appropriato
L’appellativo “ambientalista” Carlo III se l’è guadagnato con scelte – anche imprenditoriali – e comportamenti. Indimenticabile la sua partecipazione alla Cop 26 di Edimburgo. Uno style dimostrato anche all’interno dell’ambito della moda, visto che molti sottolineano una sua propensione per la moda etica.
A riprova di ciò i cappotti indossati dall’inquilino di Buckingham Palace. Infatti durante la messa di Capodanno, nella Chiesa di St Mary Magdalene, sita all’interno della regia tenuta di Sandrigham, Sua Maestà ha attirato l’attenzione di molti. Merito del suo cappotto doppietto in tweed. Viene spontaneo chiedersi il motivo di tanta ammirazione per un soprabito.
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Il capo, infatti, risale al 1988 come confermato da alcune fotografie scattate – quasi 4o anni fa – sempre a Sandrigham insieme alla Regina Elisabetta e al duca Filippo di Edimburgo. Il cappotto poi è stato più volte protagonista dell’outfit di Carlo III. Su tutte la messa di Natale del 1994. Piccole scelte che stanno facilitando l’ingresso del monarca nel cuore dei suoi sudditi, che oltre ad apprezzare il gesto, l’hanno già nominato il primo re ambientalista della storia.