Al fine di incrementare l’attenzione sui comportamenti ecosostenibili, e scoraggiare i reati ambientali, il governo sta pensando di ampliare la responsabilità amministrativa delle imprese prevista dal decreto 231 anche ai reati contro l’ambiente. La misura verrà discussa nel prossimo Consiglio dei Ministri quando, con l’occasione, verrà presento un decreto legislativo di esecuzione delle direttive comunitarie.
Si tratta, come osserva Il Sole 24 Ore in suo recentissimo intervento, di un tentativo di sviluppare quanto si cercò di prevedere ben dieci anni fa, quando fu prevista la responsabilità degli enti per la violazione delle norme penali a tutela dell’ambiente.
In quella occasione, il progetto venne accantonato. Tuttavia, ora il piano dovrebbe ripreso ed esteso, includendo nuove fattispecie di reato, raggruppando i comportamenti in alcune grandi aree, cui ricollegare le sanzioni amministrative.
La responsabilità amministrativa prevista per i reati contro l’ambiente dovrebbe inoltre introdurre altresì delle misure maggiormente severe per i reati più gravi, con applicazione per un massimo di sei mesi delle misure interdittive.
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