Terribili risultati sullo studio dei reati ambientali in Italia. Secondo le analisi, infatti, ne avviene uno ogni 43 minuti. Un risultato veramente imbarazzante per il nostro Paese e che dovrebbe fare seriamente riflettere riguardo la gestione del nostro patrimonio naturalistico e ambientale. Il rapporto sull’ambiente è stato diffuso dal Ministero dell’Ambiente (con la complicità del WWF) e si riferisce all’anno 2010. Questo genere di soprusi ambientali sono stati rilevati grazie alla collaborazioni dei Tribunali italiani, sia al nord che al sud.
Questo bilancio di fine anno rafforza il risultato dei primi dati offerti nel maggio 2010, che dicevano che in Italia vengono commessi 30 reati ambientali al giorno. In occasione dell’Anno Giudiziario, è stato possibile rilevare questo numero anche se sappiamo per certo che si tratta di una minuscola frazione rispetto ai reati ambientali che vengono commessi e taciuti.
Stefano Leoni, Presidente del Wwf Italia, ha dichiarato che “In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario vogliamo sottolineare come il ruolo della Magistratura sia fondamentale per dare una corretta lettura e applicazione di norme troppo spesso travisate da inquinatori senza scrupoli e da una parte dell’amministrazione non sufficientemente preparata sull’importanza della tutela dell’ambiente“.
Continua Leoni: “La Magistratura svolge quel ruolo fondamentale di ‘grande saggio’ che non solo sanziona ma indirizza correttamente l’azione della società che può incidere sul patrimonio naturale e la salute dei cittadini ed è quindi importantissimo anche avere un buon esercito di avvocati che oltre a rappresentare in giudizio queste istanze sappiano trasmettere questa saggezza anche al di fuori delle aule dei Tribunali“.
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