Se ben vi ricordate qualche giorno fa avevamo anticipato il disegno del governo che intendeva includere i reati ambientali all’interno della responsabilità amministrativa delle imprese prevista dal decreto 231. Ebbene, la notizia, da prospettica, è diventata mera attualità, visto e considerato che il Governo ha approvato l’applicazione della responsabilità amministrativa degli enti anche a tutti quegli illeciti commessi in violazione delle norme a tutela dell’ambiente.
La decisione del Governo è giunta tutt’altro che inaspettata, quanto più che altro una mossa per adeguare la normativa italiana a quanto stabilito in una direttiva comunitaria approvata lo scorso anno, che invitava i Paesi membri a organizzarsi in tal senso.
Ricordiamo che il decreto 231 introduce una ipotesi di responsabilità dell’impresa per i reati commessi dai propri dipendenti. Elemento determinante e necessario è, comunque, il vantaggio ottenuto dall’impresa dall’illecito comportamento dei dipendenti stessi.
Grazie alla modifica effettuata dal Governo, rientreranno ora nel novero di cui sopra reati quali il danneggiamento dell’habitat naturale protetto, o ancora il possesso di specie vegetali o animali protette.
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