Bisogna infatti considerare che il luogo in cui reattore nucleare è posizionato è decisivo, per garantire minori probabilità di rischio alla popolazione. D’altronde non bisogna dimenticare che ogni territorio è caratterizzato da peculiari aspetti geo-morfologici, che hanno un’influenza essenziale nella determinazione delle eventuali conseguenze legate allo sfruttamento dell’energia nucleare.
Il terremoto in Giappone ha comportato diverse reazioni nel mondo sul nucleare. Molti Paesi hanno infatti deciso di rinunciare alle possibilità offerte dall’energia nucleare e di concentrarsi maggiormente sulle potenzialità delle energie rinnovabili. Se attraverso una mappa messa disposizione da Google, riusciamo a farci un’idea della posizione dei reattori, non ci resta che effettuare un confronto con altri dati che riguardano ad esempio la frequenza dei terremoti e degli tsunami, la quantità di popolazione che abita in una determinata zona. In questo modo si riescono a limitare con maggiore precisione gli eventuali danni che se ne potrebbero ricavare.
In seguito al terremoto in Giappone incombe il pericolo nucleare, ma i nostri connazionali sembrano avere le idee più chiare. Uno specifico sondaggio ha infatti messo in evidenza che, condizionati anche al terremoto in Giappone, gli Italiani preferiscono le energie rinnovabili.
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