I principi
Nel suo blog reducetarian.com dà alcuni consigli pratici ed espone i principi fondamentali su cui si dovrebbe basare questo regime alimentare, che diventa un vero e proprio stile di vita. I principi su cui si basano i reducetariani sono quelli secondo i quali la loro dieta è salutare, facile ed etica. Mangiando meno carne e più frutta e verdura, si può vivere più a lungo e in salute. E’ un percorso non complicato, perché gli obiettivi fissati sono semplici da raggiungere, per imparare a mangiare meno carne in modo graduale. Inoltre mangiare meno carne è fondamentale per garantire il rispetto dell’ambiente e il benessere degli animali. I vantaggi sono tanti, anche a livello di inquinamento atmosferico. E’ stato, infatti, provato anche a livello scientifico che una buona parte delle emissioni nell’atmosfera è determinata da tutte le attività connesse agli allevamenti.
I consigli
Secondo Brian Kateman, il regime alimentare dei reducetariani potrebbe offrire più possibilità, per fare in modo che gli onnivori passino più facilmente al veganesimo. E a questo proposito inserisce nel suo blog alcuni consigli pratici da seguire nell’alimentazione quotidiana. Si potrebbe alternare il consumo di carne tra pranzo e cena, cercando anche di ridurre il volume delle porzioni. Inoltre sarebbe opportuno scegliere un giorno alla settimana dedicato soltanto ad un’alimentazione vegetariana. Molta importanza, secondo il fondatore di questo tipo di regime alimentare, avrebbe anche la tipologia di carne acquistata. Secondo Kateman, bisognerebbe preferire carne ricavata da animali allevati al pascolo, piuttosto che orientarsi al consumo di quelle carni ottenute da bestiame allevato in maniera intensiva.
Un primo passo verso la dieta vegan
Seguendo tutte queste regole, l’essere reducetariani potrebbe rappresentare un primo passo verso la dieta vegetariana o vegana. Sarebbe una tappa intermedia, prima di passare ad una scelta che cambia radicalmente le abitudini alimentari. Tutto questo permetterebbe di vivere in maniera molto meno difficile il cambiamento ed eviterebbe quindi di abbandonare con facilità il passaggio verso un altro modo di mangiare, più in sintonia con la natura. Per Kateman l’essere reducetariani consisterebbe soltanto in un riaggiustamento delle abitudini, nel fare soltanto un piccolo sforzo per fare meglio e per fare bene al pianeta.
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