Per quanto riguarda il referendum 2011 i risultati sul nucleare e sull’acqua hanno segnato la netta vittoria del sì. Non si è trattato di un successo che ha interessato soltanto il raggiungimento del quorum, ma anche di una scelta ecoresponsabile a favore del ridotto impatto ambientale. Gli Italiani hanno scelto di non servirsi dell’energia prodotta attraverso il ricorso al nucleare, anche a patto di non riuscire a contare su una completa autonomia energetica dagli altri Paesi. Inoltre hanno deciso di optare per l’acqua considerata come un bene pubblico.
Le previsioni sul referendum 2011 avevano già illustrato la tendenza verso il raggiungimento del quorum. I risultati adesso hanno confermato tutto, segnando una tappa importante nella storia dei referendum, nell’ambito dei quali non sempre è stato facile raggiungere la partecipazione del 50% + 1 degli aventi diritto al voto. Adesso che sono stati resi noti i risultati, sembra incredibile l’ipotesi di non dare la possibilità ai nostri connazionali di esprimersi su questioni oggetto di particolare interesse collettivo, come quella del nucleare in Italia.
La Cassazione ha deciso che il referendum sul nucleare sarebbe stato fatto: una decisione premiata da un riscontro concreto in termini di partecipazione da parte dell’elettorato. Aveva quindi ragione chi, come il WWF, affermava che si sarebbe dovuto votare in tema di referendum sul nucleare? E il referendum sull’acqua ha coinvolto tanto l’opinione pubblica?
I numeri relativi ai risultati del referendum 2011 non lasciano spazio a dubbi (i dati sono aggiornati alle 21 di lunedì 13 giugno): affluenza pari al 56,7% per tutti e tre i quesiti; per il primo quesito sull’acqua i sì sono il 95,7% e i no 4,3%; per il secondo quesito sull’acqua si tratta del 96,2% per il sì e del 3,8% per il no; per il quesito sul nucleare si ha una percentuale del 94,6% (sì) e del 5,4% (no).