Partita la raccolta firme, lanciata dal comitato Cadapa, per indire un referendum abrogativo sulla caccia: chi può votare e come.
Uno dei punti cardine da anni delle battaglie condotte dagli animalisti è la l’abolizione della caccia. Nei mesi scorsi, un traguardo è stato raggiunto: è stato avviato il percorso, con il deposito presso la Corte di Cassazione, per indire un referendum con la richiesta di abolire le attività venatorie.
Già partita la raccolta firme, promossa dal Comitato Cadapa (Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente) ed a cui hanno aderito diverse associazioni, che si chiuderà il prossimo 15 luglio. Ma chi può votare e come?
Lo scorso 29 aprile è stata avviata la raccolta firme per chiedere l’abolizione della caccia. Un iter iniziato qualche settimana prima, quando Cadapa ha deposito presso la Corte di Cassazione i due quesiti referendari.
All’iniziativa hanno aderito alcune associazioni ambientaliste, tra cui la Lav (Lega anti vivisezione). Proprio quest’ultima, in una nota pubblicata sul sito, ha spiegato cosa riguarderanno i due quesiti: il primo l’abolizione delle attività venatorie, mentre il secondo l’abrogazione dell’articolo 842 del Codice Civile che consente l’accesso nei terreni privati ai cacciatori senza il consenso dei proprietari.
Non si tratta del primo tentativo simile da parte del comitato Cadapa che, già due anni fa, scrive la redazione di Kodami, aveva provato ad avviare un percorso per far abolire la caccia nel nostro Paese, ma in quell’occasione non si raggiunse il numero di firme necessarie per far partire l’iter.
La raccolta firme per l’indizione del referendum si chiuderà il prossimo 15 luglio. Potranno aderire all’iniziativa, firmando la petizione, tutti i cittadini maggiorenni recandosi ad uno dei gazebi che verranno allestiti in tutta Italia. In alternativa è possibile recarsi presso la sede elettorale di uno dei comuni che hanno aderito: l’elenco è stato pubblicato sul sito di Cadapa.
Per indire il referendum saranno necessarie 500mila firme. Se si dovesse arrivare a questa cifra, si tratterebbe del primo referendum sulla caccia in Italia dopo 33 anni: l’ultima volta si era votato nel lontano 1990.
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