La regina Elisabetta e la sua passione per i cavalli, i pericolosi incidenti che non cambiarono il suo amore per questi animali
Elisabetta II è stata un personaggio indiscusso degli ultimi settanta anni. Tanto è durato il suo regno, il più longevo della storia d’Inghilterra. Nelle immagini che la rappresentano trova un posto privilegiato il suo amore per la natura e per gli animali. Nelle sue tenute immense nel Regno Unito vivono branchi di cervi, volpi, tassi e decine di specie di animali selvatici.
Famosa la sua passione per i cani, in particolare per quelli di razza corgi che l’hanno accompagnata per tutta la vita fin da quando era bambina. La testimonianza del legame profondo della Regina con questi animali è resa, tra l’altro, dalle parole di devozione e rimpianto incise sulla tomba della sua cagnolina preferita, da cui sono discesi molti dei cani che hanno vissuto con lei.
Altra grande passione del Regina furono i cavalli che rappresentavano un hobby e un divertimento profondo, famose le sue presenze ad Ascot tempio dell’ippica britannica. La Regina si dedicava tanto ai cavalli da affrontare lunghi viaggi in Europa e in tutto il mondo per visitare i migliori allevamenti e acquistare i purosangue per le sue scuderie. Avrebbe voluto essere un’allevatrice di cavalli se la sua vita fosse stata diversa.
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Il suo primo cavallo fu un pony che il padre, il re Giorgio VI, le regalò all’età di 4 anni. Ma non mancarono momenti drammatici. In particolare, Elisabetta II ebbe due incidenti senza gravi conseguenze ma pericolosi. La prima volta fu disarcionata e scagliata contro un albero. In un’altra occasione fu colpita al volto dallo zoccolo di un cavallo, ma senza ferite di rilievo.
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Malgrado queste disavventure la sua passione per i quadrupedi non diminuì. Fino agli ultimi anni della sua vita si concedeva una passeggiata a cavallo appena gli impegni istituzionali lo consentivano. Amava anche le corse ippiche ed era una giocatrice dotata di talento e conoscenza, vincendo cifre molto ingenti alle scommesse. Una grande passione per questi animali dunque che ha accompagnato la regina Elisabetta II per tutta la sua intensa vita.
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