La Regina Elisabetta si è mostrata più sensibile di tanti altri governanti al tema della sostenibilità. Nel 2018 ha eliminato da palazzo alcuni oggetti inquinanti
È lutto mondiale. Da oltre 12 ore tutto il mondo guarda al Regno Unito. La Regina Elisabetta II è deceduta all’età di 96 anni. Il figlio, il principe Carlo, sarà il nuovo re dopo una vita di attesa. E non è solo il commiato ad un monarca, ma ad un pezzo di storia. Elisabetta ha testimoniato gran parte del Novecento, ed anche del passaggio al nuovo millennio. È deceduta dopo una vita sul trono, sul quale è riuscita ad interpretare i tempi molto prima di tanti altri governanti eletti democraticamente. È questo probabilmente che distingue una regina da un presidente. La consapevolezza che il proprio ruolo non sia di passaggio.
E saper fare delle scelte, anche pionieristiche, fa parte di questo ruolo. La Regina Elisabetta nel 2018 ha bandito da Buckingham Palace alcuni oggetti molto inquinanti, prima che questo diventasse legge europea. La sensibilità verso il tema ambientale ancora una volta si è palesata nella famiglia reale.
E come testimone del Novecento la Regina Elisabetta si è mostrata perfettamente calata nel secondo decennio dei duemila. La plastica monouso bandita da Buckingham Palace molto prima che diventasse legge europea. Da un paio d’anni si assiste alla graduale, troppo graduale sostituzione della plastica monouso con la biodegradabile. Ma è un passaggio che ha impiegato tempo per divenire effettivo. Ancora adesso, anche se la produzione di monouso fatti in plastica è stata vietata, si possono trovare delle scorte in alcuni supermercati. Invece il passaggio sostenibile è stato fatto nel 2018 a palazzo. Ed oltre a questo la regina si era impegnata per ridurre l’impatto ambientale a Buckingham Palace.
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Ad esempio eliminando le bottiglie in plastica e sostituendole completamente con quelle in vetro. È stata avviata anche una newsletter green della Regina in cui i membri hanno ricevuto notizie su tutte le iniziative in senso sostenibile che sono state avviate da Elisabetta. In ogni caso tutta la famiglia reale si è mostrata sensibile al tema ambientale. L’ex principe Carlo nel 2018 ha dichiarato che “il mondo non deve chiudere un occhio sulle crescenti prove dell’inquinamento da plastica negli oceani”.
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Ed ora che è re Carlo III d’Inghilterra ci si augura che continuerà a perseguire la strada aperta dalla madre. “Non dobbiamo permettere che questa situazione continui”. Ha dichiarato nella stessa occasione il nuovo re. Già nel 2017 Carlo aveva aderito alla campagna Sky Ocean Rescue. L’ex principe si era reso conto che l’accumulo di rifiuti di plastica negli oceani era “una delle tendenze ambientali più preoccupanti”. E la plastica monouso ne è stata una delle principali responsabili.
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