Io rimango basita da certe notizie. E’ giusto che ne veniate a conoscenza anche voi, carissimi lettori. Renata Polverini, candidata a Roma e provincia per queste Regionali, ha denunciato l’associazione ambientalista Greenpeace. Motivo: secondo la candidata, è stato usato impropriamente lo slogan della stessa Polverini contro il nucleare. “Sono costretta a fare una denuncia penale verso un’associazione che ha copiato il mio slogan, si è appropriata della mia immagine, ma ha dato un messaggio diverso” -ha aggiunto la candidata. Scopriamo le reazioni in politica.
L’episodio incriminato dalla candidata laziale è l’affissione da parte di Greenpeace di alcuni manifesti ambientalisti sui muri di Roma, sui quali campeggiava la scritta “Sicuramente nucleare, dopo le elezioni a Montalto e Latina“. Varie le reazioni dell’opposizione. Vi riportiamo quanto commentato da Luigi Nieri, di Sinistra Ecologia e Libertà: “Renata Polverini è sull’orlo di una crisi di nervi. È comprensibile, vista la coalizione che la sostiene e i pasticci che questa ha combinato e continua a combinare” e ancora, la parola ad Angelo Bonelli dei Verdi: “Stamperemo cartoline con l’immagine della Polverini con tutte le sue posizioni ambigue sul nucleare, attenderemo con serenità sua denuncia“.
Guardando la locandina del manifesto, si capisce che Greenpeace abbia voluto sottolineare come, in clima di elezioni, i candidati di maggioranza non si espongano su temi scottanti come appunto il nucleare. “Evidentemente abbiamo toccato un nervo scoperto“, commenta così il direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio. “Lo stesso ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola, autorevole rappresentante nazionale del Pdl, ha replicato ai candidati governatori del suo schieramento che dicono no al nucleare affermando che ‘stanno sbagliando’ e che ‘bisogna avere il coraggio di sostenere le posizioni corrette anche in campagna elettorale’”.
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