Nel Regno Unito va in scena il primissimo test di Emergency Alerts, volto a toccare con mano un sistema innovativo destinato a tutelare i cittadini. Ecco di cosa si tratta.
Tutti i cellulari del Regno Unito suonano all’unisono proprio oggi, 23 aprile. Un suono molto simile a quello di una sirena è scattato nel 90% di smartphone e tablet per segnalare l’arrivo di un messaggio di allerta alle ore 15.
Si tratta di una sperimentazione destinata a provare un sistema d’allarme innovativo, che sarà applicato a livello nazionale senza invadere la privacy della popolazione. Non c’è bisogno, infatti, che si conoscano i numeri a chi si invia il messaggio, visto che questo sistema sfrutta la rete nazionale. Il suo obiettivo? Segnalare eventuali pericoli di vita.
La sperimentazione messa in campo nel Regno Unito è già stata testata in America e in Giappone. L’obiettivo di questo sistema è segnalare alle persone eventuali pericoli gravi accompagnati da consigli da mettere in atto in base a ogni singolo caso.
Oggi si proverà in tutto il Regno Unito per la primissima volta questa innovazione che prende il nome di test di Emergency Alerts per poi far partire il servizio governativo volto a segnalare le situazioni di emergenza.
In questo messaggio di prova è già stato annunciato come si sia tratto di un test e come non sia necessario mettere in campo nessuna azione.
“Questo è un test di Emergency Alerts, un nuovo servizio governativo del Regno Unito che ti avviserà se c’è un’emergenza pericolosa per la vita nelle vicinanze”, le parole del testo del messaggio arrivato a tutti gli inglesi oggi alle 15 del pomeriggio.
Il nuovo sistema che sarà messo in atto d’ora in avanti nel Regno Unito ha il pregio di tutelare i cittadini da eventuali situazioni preoccupanti. I messaggi di allarme riguarderanno incendi, inondazioni e condizioni meteo pericolose.
Questi avvisi saranno legati solo a pericoli effettivamente concreti con un suono simile a una sirena che si attiverà anche nel caso il telefono è in modalità silenziosa per circa 10 secondi.
Malgrado la sua utilità il sistema è stato soggetto a critiche da parte delle associazioni che tutelano la violenza domestica: in particolare è stato segnalato che questo modello potrebbe mettere in difficoltà coloro che tengono nascosto un telefono per sicurezza e che potrebbe essere così scoperti.
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