Due nuovi regolamenti sono al vaglio dell’Unione Europea che, se approvati, porterebbero delle novità in tema riscaldamenti.
L’Unione Europea continua il proprio lavoro sul fronte della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. Un impegno che ormai porta avanti da diversi anni anche attraverso incentivi e normative, poi recepite dalle varie nazioni.
Negli ultimi giorni è circolata una notizia secondo cui sarebbero in arrivo alcune novità che l’Unione Europea starebbe per mettere in atto e relative ai riscaldamenti. Di cosa si tratta nel dettaglio?
Novità in arrivo sul fronte riscaldamenti. L’Unione Europea sta lavorando a due nuovi regolamenti: Ecodesign ed Ecolabelling che prevedono delle nuove regole anche per quanto concerne le tecnologia dei sistemi di riscaldamento.
Secondo le bozze che starebbero circolando, come riporta la redazione de Il Sole 24 Ore, si prevede il blocco da settembre del 2025 agli incentivi e le agevolazioni fiscali per sistemi ibridi e caldaie a condensazione. Inoltre, l’Ue, sarebbe intenzionata a restringere le agevolazioni solo per dispositivi appartenenti alle classi più alte e orientata verso lo stop alla vendita dei sistemi a condensazione a fine del prossimo anno.
Una decisione che, se approvata, avrebbe un impatto diretto sui bonus attualmente in vigore nel nostro Paese: Ecobonus e Superbonus. Il primo, difatti, consente una detrazione fiscale del 50 o 65% sull’acquisto di caldaie a condensazione, almeno di classe A, pompe di calore ad alta efficienza e sistemi dotati di apparecchi ibridi: con le nuove normative sarebbe limitato solo alle pompe di calore. Il Superbonus, invece, nell’ambito degli interventi, consente di avere una detrazione fiscale sugli impianti a patto di migliorare la classe energetica.
L’Unione Europea avrebbe anche inserito all’interno delle bozze, come spiegano i colleghi de Il Sole 24 Ore, una nuova classificazione delle classi energetiche per i sistemi di riscaldamento. Nel dettaglio, da settembre 2025 quelle più alte saranno la B e la C: le attuali A, B e C finirebbero rispettivamente in classe F e le ultime due in G.
Ora i due regolamenti dovranno passare il vaglio della Commissione Europea che potrebbe a breve approvarli definitivamente.
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