Reintrodotti nei corsi d’acqua italiani 1538 esemplari di gamberi di fiume per poter così salvare la specie ridotta del 74% in 20 anni
Il gambero di fiume, Austropotamobius pallipes o soprannominato in molti paesi europei “gambero dalle zampe bianche”, è un piccolo crostaceo di acqua dolce. Può misurare dai 12 ai 13 cm per un peso di 90 grammi. Predilige le acque limpide e fresche, vivendo nei ruscelli e torrenti particolarmente ossigenati. Si nutre di qualsiasi cosa, dalle alghe ai molluschi, ma anche vermi, larve o insetti. E’ un animale notturno e molto aggressivo soprattutto nella difesa del territorio.
Alla fine del secolo scorso in Italia la situazione della specie non era delle migliori, infatti secondo Life Claw la popolazione dei gamberi di fiume dal 1999 al 2009 si sarebbe ridotta del 74%. “Il gambero d’acqua dolce ha un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi acquatici, essendo in grado di influenzare la densità e la distribuzione degli altri organismi, attraverso il suo comportamento onnivoro e bioturbatore (rielabora terreni e sedimenti)” spiega Life Claw organizzazione no profit, “oltre a rappresentare una fonte alimentare importante per pesci, uccelli e mammiferi. Questi crostacei costituiscono inoltre da sempre una risorsa alimentare importante per le economie locali di molti Paesi in tutto il mondo“.
La Life Claw pota avanti un importante progetto per ripopolare la specie dei gamberi di fiume fortemente compromessa negli ultimi 20 anni. Minacciata da specie aliene invasive e dalle attività dell’uomo si è deciso di reintrodurre 1538 esemplari giovani nelle acque emiliane e ligure. Grande colpa va attribuita alle attività antropiche ovvero opere di canalizzazioni e drenaggio, come trasformare fiumi in canali navigabili, prelievi di acqua per uso agricolo, industriale e civile o anche lo scarico di acque calde per la produzione di energia elettrica.
Nati a luglio, dopo i controlli sanitari per conoscere la loro salute, ne sono stati rilasciati 148 a Monchio delle Corti (provincia di Parma), 1.290 a Corniglio (provincia di Parma) e 100 a Fontanigorda (provincia di Genova). Con il progetto Life Claw si tenterà di salvare la specie evitando che come tante altre, anche in gamberi di fiume spariscano per sempre.
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