Reintroduzione sul territorio, ma 5 ghepardi sono già deceduti: dove

Iniziativa di reintroduzione sul territorio di ghepardi: alcuni sono già deceduti. Ecco dove si sono verificati questi spiacevoli casi

reintroduzione ghepardi
Perché sono deceduti i ghepardi reintrodotti in natura? (foto Canva – Ecoo.it)

Il mondo animale in questa epoca è decisamente in sofferenza. A causa della mano dell’uomo, che continuamente procede a profanare luoghi popolati dagli animali, e dal cambiamento globale del clima, in molte specie sono a rischio estinzione. L’uomo può e deve far tanto per provare a reintrodurre gli animali nei propri habitat, e permettere loro la nuova proliferazione. Contemporaneamente però, non si arresta il cambiamento globale delle temperature, generato sempre dalle azioni degli esseri umani, che costringono tantissimi animali a cambiare radicalmente le loro vite, impiantandosi in ambienti che non rispecchiano le loro caratteristiche. E di conseguenza, la loro sopravvivenza in questi ambienti, non essendo abituati, è ad alto rischio.

Dal canto suo però, l’uomo prova a porre rimedio a questo enorme cambiamento cercando di tutelare le specie. In Tasmania, ad esempio, addirittura un fotografo è stato arrestato per aver protetto una specie in via d’estinzione. O come nel Regno Unito, si stanno costruendo con mattoni speciali, delle case per rondini ed uccelli in città. O ancora, la tutela sugli elefanti è sempre molto accesa, anche se purtroppo i dati non sono rassicuranti. C’è quindi margine di buone azioni verso il mondo animale, così come la reintroduzione sul territorio di alcuni ghepardi, che avevano il compito di ripopolare le loro aree, troppo povere ormai di questi esemplari. L’esperimento non ha dato i frutti sperati, in quanto in 5 sono giù deceduti. Ecco dove è successo.

Reintroduzione sul territorio di ghepardi: cosa è accaduto

La specie del ghepardo africano è stata dichiarata estinta nel lontano 1952. Erano pochissimi gli esemplari, infatti, ormai presenti sul pianeta, ma a settembre del 2022, una nuova iniziativa ha prodotto un progetto per la reintroduzione della specie, affinché possa tornare a popolare i paesi della zona Africana/Asiatica. Purtroppo, non ci sono stati i frutti tanto attesi e desiderati. Ma cosa è accaduto?

Morti già degli esemplari

tentativo di reintroduzione ghepardi
Ghepardi: già 5 decessi nel tentativo di reintroduzione (foto Canva – Ecoo.it)

L’ultimo decessp è stato di Tejas, l’esemplare facente parte di 20 ghepardi africani che sono stati reintrodotti in India. Nel paese, infatti, da settembre del 2022 è nato un progetto che mirava a far rinascere la popolazione dell’animale ormai dichiarato estinto. Introdotti nel Madhya Pradesh, al Parco nazionale di Kuno, non c’è stata speranza per almeno sette esemplari su 20. Una percentuale molto alta che purtroppo desta non poca preoccupazione.

Una brutta notizia per i creatori del progetto. Si cercano di comprenderne le motivazioni, ma sul corpo del ghepardo Tejas sarebbero state trovate delle ferite che, probabilmente, sono state inferte da un esemplare femmina della medesima specie. Si esclude che possano essere stati altri animali, che vista anche la mole del ghepardo, difficilmente avrebbero potuto azzannare al collo.

Fatto sta, che è l’ultimo di una serie di decessi, che si spera sia destinata a terminare. Il progetto, inoltre, aveva il compito di introdurre almeno 50 ghepardi provenienti dal continente africano. Che possa essere un tema legato all’habitat degli animali? È una ipotesi che il governatore del paese, insieme ai creatori del progetto, non stanno di fatto scartando. È possibile che gli animali non siano a proprio agio nel territorio dove sono stati collocati, tanto che si sta immaginando uno spostamento della loro destinazione finale.