Nelle scorse settimane, 40 renne sono state uccise dopo aver oltrepassato il confine con la Russia che ha già chiesto un risarcimento al Paese scandinavo.
Decine di renne sono state uccise in Norvegia nelle ultime settimane. Il motivo dell’uccisione è legato a motivi geopolitici: questi animali selvatici avrebbero, difatti, avrebbero oltrepassato il confine russo, spostamento vietato dalla legge per evitare danni all’agricoltura.
Dopo lo sconfinamento, la Russia ha, difatti, inviato al Paese scandinavo due richieste di risarcimento per quanto accaduto e la Norvegia ha già provveduto a siglare un accordo per ricostruire la barriera che impedirà un nuovo passaggio delle renne: i lavori dovrebbero essere completati già nelle prossime settimane.
La Norvegia sta provvedendo al riammodernamento della barriera costruita sul confine con la Russia per evitare l’attraversamento delle renne, come accaduto nelle scorse settimane.
Alcuni esemplari, 42 in totale, come riportano alcune fonti locali e la redazione de La Stampa, avrebbero oltrepassato il confine con la Russia, una circostanza vietata dalla legge poiché questi animali danneggerebbero le praterie del Paese provocando danni significativi all’agricoltura. Dei 42 esemplari, 40 sono stati riportati in Norvegia, uccisi e successivamente macellati per evitare un nuovo attraversamento. Gli altri due dovrebbero rientrare a breve
Per via dello sconfinamento, però, come spiegano dall’Agenzia norvegese per l’agricoltura, i funzionari russi hanno già inoltrato due richieste di risarcimento ad Oslo. La prima ammonta in totale a 50mila corone norvegesi (4.300 euro) per ogni animale che è arrivato in territorio russo, mentre la seconda a 47 milioni di corone norvegesi (poco meno di 4 milioni di euro) per tutti i giorni che le renne sono rimaste nel parco naturale di Pasvik Zapovednik.
In passato, per evitare lo sconfinamento, era stata costruita una barriera lungo il confine tra i due stati, ma questa non avrebbe impedito il passaggio. La Norvegia ha, dunque, deciso di effettuare degli interventi di ammodernamento siglando un accordo per il rifacimento di 7 dei 150 chilometri in totale della barriera. Un progetto costato 3,7 milioni di corone (circa 310 mila euro) e che dovrebbe essere terminato entro il 1° ottobre.
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