Lo scioglimento dei ghiacciai sta facendo emergere molti resti, da quelli umani a relitti aerei. Alcuni anche in Italia
Il caldo eccessivo dell’estate 2022 sta facendo avanzare sempre più velocemente e senza alcuna sosta lo scioglimento dei ghiacciai. Alcuni studi hanno rivelato che si sta causando la perdita all’anno di circa 267 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Una quantità elevata soprattutto se si pensa alle catastrofiche conseguenze.
Oltre che cambiamenti alla flora, fauna e ad interi ecosistemi, anche l’innalzamento degli oceani e dei mari non è da sottovalutare. Questo nel giro di anni porterà circa un milione di persone ad abbandonare le loro case sulla costa perché saranno sommerse. Non solo i grandi ghiacciai risentono dei cambiamenti climatici o quelli lontano dall’Italia, anche quelli europei si stanno sciogliendo.
Al di sotto di strati e strati di ghiaccio molti reperti che sono rimasti nascosti per anni ma che non resterà a lungo così a seguito dello scioglimento, che sempre più presente li fa emergere portando con se sentimenti contrastanti, dall’innata curiosità all’inquietudine. A far provare maggiore timore sono i ritrovamenti di resti umani. Dal 1925 sono circa 300 le persone scomparse sui ghiacciai e forse per alcune di loro si potrà portare pace alle famiglie.
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In Svizzera, a Zermatt è stato trovato un corpo solo qualche tempo fa, e sempre solo qualche giorno fa ancora in Svizzera ma sul ghiacciaio Chessjen, è stato rinvenuto uno scheletro umano trovato da due alpinisti francesi. Si pensa che la persona sia deceduta negli anni ’70, ma ovviamente per dati più attendibili si aspetterà il test del DNA.
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Sul Monte Rosa, sempre qualche giorno fa è stata trovata una marmotta mummificata. Il ritrovamento è stato per mano di una guida alpina che mentre riscendeva il sentiero ha notato l’animale su alcuni massi. Ma questi non sono stati gli unici ritrovamenti, infatti sul ghiacciaio dell’Aletsch, tra Berna e Vallese, una guida alpina ha “ritrovato” qualcosa di straordinario. A quanto sembra il relitto rinvenuto sarebbe un aereo, il ‘Piper Cherokee’ precipitato il 30 giugno del 1968, dove a bordo viaggiavano persone originarie di Zurigo.
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