Un incidente ferroviario, verificatosi nel dicembre del 1914 alla stazione di Riardo-Pietramelara, costò la vita a sei persone: le fasi della tragedia.
Il 5 dicembre 1914 stava per chiudersi uno degli anni più bui della storia, quello dell’attentato di Sarajevo che sancì l’inizio della prima guerra mondiale. Proprio in quel giorno nel nostro Paese, non ancora entrato in guerra, si verificò un gravissimo incidente ferroviario.
Il disastro all’interno della stazione di Riardo-Pietramelara, in provincia di Caserta, dove un treno merci si scontrò con un convoglio passeggeri fermo sui binari e proveniente da Roma Termini. L’impatto provocò la morte di sei persone ed il ferimento di altre 50.
Alla fine del 1914 in Italia la popolazione cercava sempre più informazioni su quanto stava accadendo nel resto del continente, dove era in corso uno dei conflitti più sanguinosi della storia. Cresceva anche il timore per la possibile entrata in guerra del nostro esercito, circostanza che non tarderà ad arrivare: solo pochi mesi dopo, il 24 maggio 1915 il nostro Paese dichiarò guerra all’Austria schierandosi con la Triplice Intesa.
In quel contesto, all’alba del 5 dicembre 1914, si consumò una sciagura: due treni si scontrarono nella stazione ferroviaria di Riardo-Pietramelara (Caserta). Il primo era un convoglio accelerato che era partito da Roma qualche ora prima per raggiungere Napoli viaggiando sulla linea Roma-Cassino-Napoli, l’altro un treno merci proveniente anch’esso dalla Capitale, ma diretto a Caserta.
Il treno accelerato, secondo quanto ricostruito, si fermò allo scalo di Riardo, dove rimase più del previsto dato che i binari della stazione successiva, quella di Teano, erano occupati e non era stato concesso l’ok per ripartire. Nel frattempo, alla stazione di Vairano era fermo il treno merci, a cui, poco dopo, venne dato il via libera per spostarsi a Riardo, dove sarebbe dovuto giungere per poi fermarsi nuovamente liberando così i binari.
Una volta giunto alla stazione, nonostante il segnale di via impedita e le richieste di frenare, il treno merci a velocità sostenuta impattò contro il retro del convoglio Roma-Napoli che era ancora in sosta sui binari. Uno schianto devastante con diverse carrozze andate in frantumi. Un boato che venne udito a decine e decine di metri di distanza.
I primi a prestare soccorso furono gli addetti della stazione, poi poco dopo arrivarono i soccorritori che avviarono le operazioni. Alla fine, si contarono sei persone morte, tra cui dei militari che prestavano servizio di scorta sul treno merci per accompagnare un carico di bestiame, e circa 50 feriti. Tra loro, alcuni riportarono gravi lesioni e furono trasportati d’urgenza in ospedale per le cure del caso.
Subito dopo, gli inquirenti avviarono le indagini per capire la dinamica e le cause che avevano portato allo scontro fra i due treni.
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