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Ricci di mare: perché stanno via via diminuendo

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I motivi che stanno causando questo problema la cui gravità aumenta sempre di più, perché i ricci di mare stanno diminuendo e quali sono le pesati conseguenze.

Perché i ricci di mare stanno diminuendo, il motivo gravissimo
Un riccio di mare (Foto da Canva) – Ecoo.it

Perché i ricci di mare stanno diminuendo? Questo quesito ha diverse spiegazioni, tra le quali è presente – e non poteva essere altrimenti – anche la nefasta e distruttrice opera dell’uomo. La nostra specie ha causato la drastica diminuzione fino anche oltre al livello di allarme, ed in alcuni casi anche la totale estinzione, di diverse specie di animali. Un banale esempio potremmo farlo citando le farfalle bianche che era possibile vedere svolazzare nei paesini e nelle zone di campagna anche a livello pianeggiante.

Ora invece questi graziosi esseri si trovano praticamente solo dove l’aria è più pura, che non è di certo in pianura ma dall’alta collina fino a salire ancora di più. Tornando a quello che è l’argomento principale di questo articolo, cerchiamo di fornire tutte le risposte del caso al seguente quesito: perché i ricci di mare stanno diminuendo?

Perché i ricci di mare stanno diminuendo?

Gli esperti biologi e della fauna marina in generale hanno notato una sempre più progressiva diminuzione di quella che è la popolazione dei ricci di mare in alcune vaste zone dell’Oceano Pacifico e di quello Indiano, oltre che nel Mar Rosso. A segnalare la cosa è uno studio realizzato da ricercatori in Israele, dove pure la presenza dei ricci marini sta calando con un ritmo che fa preoccupare moltissimo. Per quanto riguarda la zona del Mar Rosso, la sparizione di questi invertebrati ha raggiunto addirittura il 90% tra diverse porzioni in Egitto, in Arabia Saudita ed in Giordania.

Un grosso riccio di mare (Foto da Canva) – Ecoo.it

In questo specifico caso non sarebbe colpa della pesca intensiva o dell’inquinamento bensì del diffondersi di una specie di parassita che a quanto pare si sta dimostrando estremamente letale. E che sembra riuscire ad attecchire, contaminare ed infine uccidere il proprio riccio ospite nel giro di soli due giorni. Però in realtà il discorso inquinamento emerge con prepotenza, perché il parassita avrebbe tratto origine dai residui causati dall’elevato traffico di imbarcazioni che transitano in direzione del Canale di Suez. Anche ai Caraibi risulta esserci lo stesso problema, come attestato da una rilevazione da parte della Cornell University e dello US Geological Survey.

Qual è il parassita nocivo responsabile

Una colonia di ricci di mare (Foto da Canva) – Ecoo.it

Quando si manifestano delle situazioni estreme come questa non c’è mai da potere sottovalutare quelle che possono essere le possibili conseguenze. Infatti i ricci di mare sono parte integrante dell’ecosistema del quale fanno parte, essendo inseriti nella dieta abituale di altri pesci come le orate ed i saraghi, oltre che di alcuni crostacei. Il rischio è quello di vere ripercussioni negative a cascata.

Inoltre i ricci stessi hanno il compito di tenere sotto controllo l’eccessiva proliferazione di alghe, ma senza di essi quest’ultime rischiano di prendere il sopravvento e di invadere l’ambiente circostante. Per la cronaca il parassita responsabile di tutto ciò è il Diadema setosum, una specie aliena ed invasiva. Sempre nel Mar Rosso c’è un altro grosso problema legato ad una petroliera abbandonata al largo delle acque dello Yemen e che rischia di avere un elevato impatto ambientale.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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