Quella del riciclaggio è una tecnica che può essere applicata anche agli avanzi alimentari. Il pesto per esempio può essere riutilizzato in modo molto semplice e in questo modo avremo dato il nostro piccolo, personale contributo quotidiano alla lotta contro gli sprechi. D’altronde non dobbiamo credere che uno stile di vita sostenibile sia qualcosa che riguarda soltanto i provvedimenti legislativi e le autorità. Anche noi possiamo fare molto in nome della sostenibilità ambientale, partendo dal nostro contesto della vita di ogni giorno. E non è affatto poco.
In mancanza di altre idee possiamo iniziare proprio dal pesto alla genovese, per evitare che le quantità che avanzano restino in eterno nel nostro frigorifero. Ci accorgeremo che esistono tante maniere per poter promuovere forme di risparmio, che, oltre a far bene al portafoglio, sono intese ad affermare un modo di vivere green. Solo in questo senso si può parlare di veri comportamenti ad impatto zero. Il pesto avanzato può diventare un’ottima salsa per il purè di patate oppure per insaporire le zuppe e i minestroni.
Se siamo alla ricerca di qualcosa di più originale, possiamo aggiungerlo alla maionese o usarlo per condire il pesce. Non mancheranno di deludere gli amanti della buona tavola le lasagne con pesto e ricotta. Dalle frittate alle torte rustiche, i modi per il riciclo del pesto sono veramente numerosi.
L’obiettivo primario resta sempre uno: portare avanti forme di riciclaggio dai toni creativi, per sbizzarrirsi a piacimento e allo stesso tempo evitare di buttare in modo indiscriminato nei rifiuti tutto ciò che pensiamo non ci serva più.